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Ci sono musicisti che sono ottimi interpreti, ci sono artisti sontuosi che cantano con la ‘testa’ e poi ci sono quelli che quando si avventurano nelle note si fiondano nella loro stessa anima, restituendo suggestioni ed emozioni. Marco Mengoni fa parte di quest’ultima categoria. Alla finale dell’Eurovison Song Contest ha preso il suo cuore, se lo è messo in mano ed ha offerto una performance sontuosa, struggente, stellare. Ha leggermente sbavato in qualche passaggio, e per fortuna. Chi non sbava, non canta con l’anima. Magari è un esecutore sopraffino, ma è inumano non sbagliare. Soprattutto se si sale su un palco carichi di sensibilità ed emozioni, qualcosa si perde dal punto di vista vocale. E si ripete: per fortuna!

Mengoni si è emozionato al punto tale che alla fine dell’esibizione si è ritrovato prosciugato. E infatti ha dovuto inginocchiarsi, sfinito, come chi ha dato tutto ciò che aveva da dare senza più avere null’altro da buttare fuori. Il pubblico dell’arena di Liverpool ha apprezzato, quello sintonizzato su Rai Uno non parliamone: sui social si è scatenato il finimondo, vale a dire un tripudio per il giovanotto di Ronciglione. Mengoni ha lasciato il segno. Ciò che deve fare un artista. Giù il cappello.

 

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Marco Mengoni e la bandiera Lgbtq+

Il musicista italiano ha scelto di sbarcare sul palco a inizio serata, durante la presentazione di tutti gli artisti in gara, con la bandiera Lgbtq+. Da sempre Mengoni si proclama vicino alla comunità. Più volte, interrogato sul suo orientamento, ha spiegato di pensare senza categorie e in termini fluidi.

Prima dell’inizio vero e proprio della gara, il cantante di Ronciglione si è aggiudicato il Marcel Bezençon Composer Award, premio dato per la miglior composizione. Il riconoscimento viene assegnato dai compositori dei brani in concorso nella finale dell’Eurovision Song Contest.

Altro attestato di stima, stavolta proveniente dall’Italia, è stato il gesto di cui si sono resi protagonisti Chiara Ferragni e Fedez che, poco prima della finale, tramite una Stories Instagram, hanno invitato i loro followers esteri a votare per Mengoni. Purtroppo il musicista, nella classifica definitiva, è rimasto giù dal podio posizionandosi quarto. A trionfare è stata la Svezia. Secondo posto, a gran sorpresa, per la Finlandia. Medaglia di bronzo per Israele.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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