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Nel corso della serata evento Rai, La tv fa 70, condotta da Massimo Giletti il 28 febbraio in prima serata sull’ammiraglia della tv di Stato, a un certo punto è spuntata Maria De Filippi dallo studio di Amici. La conduttrice pavese ha fatto una chiacchierata con il giornalista piemontese, svelando dei curiosi aneddoti a proposito dei suoi rapporti con la dirigenza di Viale Mazzini. Secondo diversi telespettatori, nelle dichiarazioni rilasciate da ‘Queen Mary’, si è annidata una dose di ironia. In realtà tale ipotesi è lontana dalla realtà. Motivo? Una persona tanto rispettosa del lavoro altrui come lo è Maria mai si sarebbe permessa di sbeffeggiare qualcuno in casa d’altri, cioè, in questo specifico frangente, in casa Rai.

Ma che cosa ha detto la regina di Mediaset? Con Giletti ha ricordato i suoi esordi in tv, parlando della prima edizione di Amici che all’epoca era assai differente rispetto ad oggi. Era un programma in cui un gruppo di adolescenti discutevano di argomenti che venivano fuori parlando tra loro o leggendo le lettere di altri giovani da casa. Ebbene, dopo quell’esperienza fu contatta dalla Rai. Fu l’unica volta che ricevette un’offerta da Viale Mazzini.

Dopo il primo anno di Amici (1992 ndr) io ebbi tre offerte dalla Rai: una proposta per Rai Uno, una per Rai Due (Mixer giovani) e una per Rai Tre”, ha spiegato la De Filippi. “Poi intervenne qualcuno da Milano, Confalonieri, ha ricordato Giletti. Maria ha annuito. Vero infatti che il dirigente del Biscione volle che lei rimanesse in Fininvest. Giletti a questo punto ha provato ad abbozzare una domanda. “Queen Mary”, compreso immediatamente il quesito, ha anticipato la risposta:

“In tutti questi anni nessuno della Rai mi ha mai fatto una proposta, credimi. E hanno fatto bene: hanno tanti conduttori bravissimi non hanno certo bisogno di me!”.

Applauso incitato da Giletti. Alcuni hanno visto nel passaggio dei “conduttori bravissimi” dell’ironia. Come poc’anzi spiegato non c’è stato alcun intento di sbeffeggiamento da parte della conduttrice.

Maria De Filippi: “Feci l’ipnosi per riuscire a dormire”

Spazio quindi ai video delle storiche trasmissioni Rai di Maurizio Costanzo e al ricordo dell’attentato mafioso di Via Fauro contro l’auto del giornalista e della moglie. “Maurizio mi disse: quella cosa mi ha unito per paradosso a Maria che è stata la mia forza e che ho amato tutta la vita”, ha narrato Giletti che poi ha domandato all’ospite: “Ma tu invece, come hai superato quell’evento?”

“Quando lui dice questa frase è gentile. Perché io all’epoca ero diventata davvero pesante, una rompiscatole. Ho fatto blindare tutta casa, la bomba era scoppiata alle dieci meno un quarto e io tutte le sere mi agitavo a quell’ora e non dormivo più. Lui non ne poteva più a parlare di mafia fino alle 2 di notte, e mi disse di fare l’ipnosi e in effetti mi aiutò perché tornai a dormire. In quella circostanza fu totalmente lui di aiuto e di supporto a me.”

Maria De Filippi ‘gela’ Giletti: “Prendo le distanze da quella parola”

Giletti ha sottolineato che proprio Costanzo “incoronò” la moglie definendola una sorta di sua erede. Maria ha però voluto fare una puntualizzazione in merito, dicendo che non è calzante dipingerla in quel modo: “Non mi piace la parola erede. Prendo le distanze da questa parola perché la parola erede ha il presupposto della morte e quindi io quella la rinnego”.

Infine la conduttrice ha spiegato nuovamente che prima di iniziare a fare la conduttrice non aveva mai pensato di lavorare in tv. Cambiò tutto quando si trasferì a Roma:

“Io non ho mai pensato che avrei lavorato in televisione, mai. Sono partita giovane quando mi hanno offerto un lavoro a Roma, ma io sarei restata volentieri a Pavia, ci stavo benissimo a casa. Mio padre era contrario alla mia venuta a Roma, mia madre che era una donna emancipata, rimasta orfana di padre a 18 anni e che aveva sempre lavorato, quando mi hanno offerto il lavoro a Roma mi ha spinto ad accettare. Il primo weekend sono tornata a casa e lei mi ha rimesso sul treno dicendomi di non tornare prima di 20 giorni, in modo da capire che la mia vita era a Roma e non più là. Ma io sarei rimasta volentieri a casa ancora”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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