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Non è stato semplice trovare dei cantanti per i Mondiali 2022 in Qatar. Molti celebri artisti si sono rifiutati come protesta nei confronti del Paese, da tempo sotto accusa per non rispettare i diritti umani. Hanno detto no all’ingaggio star del calibro di Shakira, Dua Lipa, Rod Stewart (il cantautore britannico avrebbe rinunciato ad un compenso da un milione di dollari) e J Balvin.

Maluma ha invece accettato di esibirsi alla cerimonia di apertura della competizione calcistica, fissata a domenica 20 novembre e in onda in Italia su Rai Uno. Una vetrina sicuramente importante per il cantante colombiano, che percepirà ovviamente un sostanzioso cachet. Stando alle indiscrezioni l’amico di Jennifer Lopez incasserà per la sua partecipazione ben 300mila euro.

Durante tutto il periodo dei Mondiali – che termineranno il prossimo 18 dicembre – ci saranno sia eventi pubblici, pagati dal Governo, sia privati. Oltre a Maluma sono attesi in Qatar Jason Derulo, i Black Eyed Peas e Calvin Harris. Secondo i gossip il deejay inglese percepirà 290mila euro. 300mila per Derulo, 450mila per il gruppo capitanato da Will.i.am. Ancora in forse Robbie Williams, che dovrebbe guadagnare sempre 300mila euro.

Tale scelta ha diviso i fan di ogni artista: da un lato c’è chi si è detto deluso da questa decisione mentre altri sono ben consapevoli dell’incredibile opportunità lavorativa ed economica.

Mondiali in Qatar, la polemica sui diritti umani

Le organizzazioni internazionali hanno più volte denunciato lo stato dei diritti umani in Qatar. Le autorità utilizzano leggi repressive nei confronti di chi critica le istituzioni, tanto cittadini locali quanto lavoratori migranti. Cittadini del Qatar sono stati arrestati arbitrariamente per aver criticato il Governo e poi condannati al termine di processi iniqui.

In Qatar c’è poco spazio per l’informazione indipendente. La libertà di stampa è limitata da crescenti vincoli imposti agli organi d’informazione, come ad esempio il divieto di girare riprese in edifici governativi, ospedali, università, alloggi per lavoratori migranti e abitazioni private.

Le donne continuano a subire discriminazioni. Il sistema del tutore maschile (di solito il marito, il padre, un fratello, un nonno o uno zio) prevede che le donne debbano chiedere il permesso per sposarsi, studiare all’estero, lavorare nell’amministrazione pubblica, viaggiare all’estero se hanno meno di 25 anni e accedere ai servizi di salute riproduttiva.

Il diritto di famiglia rende molto complicato il divorzio che, nei pochi casi in cui viene ottenuto, produce ulteriori discriminazioni di natura economica. Le donne non sono protette adeguatamente dalla violenza domestica e sessuale.

Nell’ottobre 2022 le organizzazioni per i diritti umani hanno segnalato casi in cui le forze di sicurezza hanno arrestato persone Lgbtq+ in luoghi pubblici, solo sulla base della loro espressione di genere, controllando i contenuti dei loro telefoni. Le transgender arrestate sono obbligate a seguire terapie per la conversione come condizione per la loro scarcerazione.

Sotto osservazione inoltre le precarie condizioni dei lavoratori stranieri che hanno costruito gli stadi per i Mondiali 2022. Secondo il Guardian dal momento dell’aggiudicazione del diritto a ospitare la Coppa del mondo in Qatar sono morti più di 6500 lavoratori migranti provenienti da Bangladesh, India, Pakistan, Sri Lanka.

Antonella Latilla

Per info email: [email protected] instagram: cheloidea21

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