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Venerdì 29 gennaio si avvicina: è la data che vedrà l’uscita del nuovo e atteso singolo dei The Kolors, Mal Di Gola. Il brano è stato firmato da Stash – al secolo Antonio Fiordispino -, Davide Simonetta, Simone Cremonini, Alessandro Raina. Il nuovo lavoro musicale si inserisce nel solco intrapreso tempo fa dal gruppo e infatti si avvarrà di sonorità tipiche degli anni ’80. Tutti i dettagli e i retroscena che hanno partorito la canzone li ha raccontati lo stesso Stash, in una intervista rilasciata a OptiMagazine.

The Kolors, Mal Di Gola: come è nata la canzone e il suo significato

Chi si aspettava una sorta di brano-dedica per la piccola Grace, la figlia avuta da Antonio pochi mesi fa, rimarrà deluso. “Non sono tanto fan dell’algoritmo “artista che ha un figlio quindi scrive un pezzo per il figlio”, racconta Stash che aggiunge che non gli è mancato lo spunto per scrivere una canzone sulla sua piccina, ma che non ha mai pensato di pubblicarla. Questione di stile, di storia del suo gruppo, di identità:

” Non che non mi sia venuta l’ispirazione però sono comunque il frontman di una band che ha iniziato un percorso, che ha una sua credibilità artistica e forse metterci troppo del personale, nel mio contesto, non avrebbe tanto senso con il percorso che abbiamo iniziato, cioè quello del revival emotivo, quella nostalgia che viene pizzicata con un suono che ti ricorda una canzone piuttosto che un’altra; è un po’ quello il nostro mondo con la scrittura contemporanea”.

Di cosa parla allora Mal di Gola? Fa riferimento a un amore specifico oppure la si deve leggere come una specie di canzone ‘generale’ sui sentimenti? “In realtà è abbastanza metaforico. Come in ogni testo che scrivo ho sempre pensato che raccontare una storia personale nel contesto storico che stiamo vivendo adesso non è giusto se ti rivolgi ad un pubblico ampio come quello del pop, della radio, del mainstream”. Secondo Stash la sfida di un artista deve essere un’altra: non quella di narrare per forza le sue vicende private, bensì quella di riuscire a captare e catturare l’attenzione di un pubblico vasto, che va dai 35enni ai 15enni.

“In Mal Di Gola non c’è un riferimento ad una persona specifica ma forse all’idea di storie d’amore non proprio in stile fotoromanzo/famiglia perfetta”, aggiunge. Spazio anche alla spiegazione delle figure dello scorpione e del toro, ravvisabili nel testo di Mal di Gola:

“Il brano gira un po’ intorno al fatto che ci si può far male, si può ferire. Quando parli troppo ti viene il mal di gola, una specie di karma. Era un po’ per giocare anche con la cosa di etichettare un atteggiamento piuttosto che un altro con dei segni zodiacali”.

Sempre spulciando il testo del brano, a un certo punto arriva anche Vasco Rossi… “E appena dopo la frase su Vasco c’è anche una chitarra che lo ricorda. Volevamo contestualizzare una frase, “Siamo solo noi”, che è quello che pensiamo tutti quando siamo con il nostro partner. Quella frase per me dal punto di vista artistico ha un solo papà: Vasco”.

Ora arriva un singolo… E un album? Giungerà a breve anche quello oppure c’è da aspettare ancora un po’? Stash sul tema spiega che con il gruppo seguirà le indicazioni della sua casa discografica, Island Records, e Jacopo Pesce che è il “capitano da quel punto di vista”. Ciò che sicuramente non mancano sono le canzoni. “Potremmo uscire con un album da un momento all’altro”, chiosa Fiordispino.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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