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La mannaia di Aldo Grasso sull’Acchiappatalenti. Il noto critico televisivo, lungo le colonne del Corriere della Sera, ha fatto a pezzi il nuovo show di Milly Carlucci, in onda il venerdì sera su Rain Uno (chissà se la conduttrice di Sulmona riterrà costruttive le critiche del giornalista oppure le considererà parte della shitstorm che sostiene si sia abbattuta sul suo show).  In particolare, Grasso si è espresso in modo durissimo, dal punto di vista televisivo, sulla giuria e sui cinque talent scout della trasmissione. Prima però ha spiegato che il programma è stato pensato da una decina di autori, “quando un tempo sarebbero bastati Marchesi e Metz o Terzoli e Vaime, tanto per fare dei nomi”.

L’Acchiappatalenti, la stroncatura durissima di Aldo Grasso

La firma del Corriere è poi passata a lanciare fulmini e saette sul cast fisso dello show, sostenendo che la “cosa più imbarazzante” sono i cinque acchiappatalenti, che rispondono al nome di Teo Mammucari, Francesco Paolantoni, Mara Maionchi, Sabrina Salerno e Wanda Nara, e i tre giurati, vale a dire Simona Ventura, Flavio Insinna e Francesco Facchinetti. Il critico si è poi soffermato sui singoli e la sua penna si è fatta ancora più affilata.

Francamente – si legge sul Corriere della Sera – non riesco a spiegarmi come alcuni personaggi siano sempre in video (non sarebbe il caso che Mara Maionchi, imbarazzanti i suoi commenti a Eurovision Song Contest, o Francesco Paolantoni o Simona Ventura si prendessero un po’ di ferie?)”.

Grasso ha anche riservato giudizi tutt’altro che positivi sull’operato della moglie di Icardi, del fu Dj Francesco e dell’ex conduttore de L’Eredità: “Non riesco a spiegarmi come alcuni personaggi siano in video, come Wanda Nara (qual è il suo specifico?) o Francesco Facchinetti, una finestra sul vuoto, o Sabrina Salerno. E i predicozzi di Flavio Insinna sono proprio necessari? Format originale: già nel 1958, il famoso pittore Scorcelletti (Totò, Eva e il pennello proibito) affermava con risolutezza che “creare è facile, difficile è copiare””.

L’Acchiappatalenti è pensato male e realizzato peggio

Già su Gossipetv è stato rilevato come L’Acchiappatalenti sia stato pensato male e realizzato peggio. Milly Carlucci continua a definire con orgoglio che il programma è originalissimo, vale a dire che il format non è stato acquistato dall’estero e non è un remake di uno show del passato essendo stato messo a punto da zero da lei e dalla sua squadra di autori. Ciò però in tv non conta nulla; è come se al cinema si volesse far intendere che una sceneggiatura originale sia meglio di una non originale. Ciò che conta è il prodotto finito, sia che esso sia nato da un’idea che già c’era, sia che esso sia stato partorito dal nulla. Ma si vada oltre: il succo del discorso è che la trasmissione non ha né capo né coda.

Ed ha ragione Grasso quando dice che L’Acchiappatalenti è zeppo di personaggi che hanno un po’ stufato per varie ragioni. Un conto è puntare ‘sull’usato sicuro’ come spesso fa Maria De Filippi, un conto è puntare ‘sull’usato non sicuro’, come invece fa Milly Carlucci. In questo caso tanto varrebbe tentare di lanciare volti più freschi e meno inflazionati. Altrimenti il pericolo è che il pubblico se ne vada a gambe levate, proprio come sta facendo quando al venerdì sera su Rai Uno viene trasmesso l’Acchiappatalenti.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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