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Mahmood a ruota libera sull’Eurovision, la guerra e la scelta di Achille Lauro di partecipare al Festival della musica europea sotto la bandiera di San Marino. Il cantante di “Brividi” non vede l’ora di essere tra i protagonisti della rassegna torinese: ovviamente farà coppia con l’amico Blanco. “Brividi”, secondo i bookmakers, dovrebbe classificarsi al secondo posto. Insomma, i due ragazzi sono dati tra i favoritissimi. E chissà che, dopo il trionfo dei Maneskin dello scorso anno, l’Italia possa realizzare una storica doppietta.

“L’Italia non può vincere due anni di fila… Anche con il calcio è andata così: nel 2020 la vittoria e quest’anno fuori”, ha detto Mahmood ai microfoni del Corriere della Sera, auto gufandosi. L’artista ha tenuto però a sottolineare che in questo momento l’attenzione per la classifica passa assolutamente in secondo piano. Ci sono questioni ben più pregnanti e serie su cui riflettere: “Quello che sta accadendo non vale la vittoria di 20 Eurovision. Quindi se potesse essere d’aiuto farei vincere l’Ucraina”.

L’organizzazione ha scelto di non far partecipare gli artisti russi alla gara. Decisioni simili sono state prese anche in diversi eventi sportivi. C’è chi crede che escludere atleti e cantanti dalle competizioni sia giusto e chi invece la pensa in modo contrario, reputando sbagliato far pagare a sportivi e musicisti le colpe dello “Zar” Vladimir Putin.

Per l’organizzazione della manifestazione in Rai – ha ricordato Mahmood – sono coinvolti i massimi livelli. Immagino sia così anche per la Russia e forse quelle stesse persone non vorrebbero esserci. E poi… Russia contro Ucraina? Mi viene da dire, ma non ti vergogni?”. Chi invece ci sarà sicuramente è Achille Lauro, italianissimo che però gareggerà con San Marino. Mahmood, quando gli è stato chiesto che cosa ne pensi della faccenda, ha storto il naso e ha lasciato intendere a chiare lettere di non vedere troppo di buon occhio il fatto che un artista italiano prenda parte all’evento in rappresentanza di un altro paese.

A me farebbe strano pensare di andare contro il nostro Paese, ma stimo la scelta di andare con San Marino, anche perché come conseguenza deve sopportare tutto quello che gli stanno dicendo dietro. Tutto sommato non ha fatto così male”. Così il cantante di “Soldi” che da un lato usa la carota (“stimo la scelta”), dall’altro affonda con il bastone (“deve sopportare tutto quello che gli stanno dicendo dietro”). Dalla serie: contento lui, contenti tutti.

Mahmood al Bataclan: In luoghi come questo la gente crea connessioni

Nell’attesa dell’Eurovision Song Contest di Torino, il vincitore di Sanremo si sta tenendo in forma. Pochi giorni fa ha fatto un concerto al Bataclan di Parigi, davanti a circa 1700 persone tra cui lo stilista Christian Louboutin. Sulle scale per la galleria ci sono ancora i segni delle pallottole dell’attentato del 2015 in cui persero la vita 90 persone. Sul palco Mahmood ha parlato di “musica che deve unire e non dividere: immortale”. “Durante le prove ho sentito un po’ di ansia e tensione – ha aggiunto -. Ma ho anche capito che la musica serve per superare certi momenti. In luoghi come questo la gente crea connessioni che non devono essere interrotte”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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