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Madalina Ghenea, modella e attrice rumena, intervistata dal Corriere della Sera, ha riferito che da otto anni vive persecuzioni di ogni tipo da parte di alcune persone di cui non si sa l’identità. Pochi giorni fa la donna è stata derubata all’aeroporto di Fiumicino del trolley in cui custodiva gioielli per un milione di euro utilizzati in un impegno di lavoro a Riad. Furto avvenuto mentre la valigia veniva caricata sull’auto a lei riservata in un punto riparato da occhi indiscreti. Questo, secondo la sua versione, è solo l’ultimo brutto episodio tra tutti quelli che le sono successi. Una situazione drammatica che andrebbe avanti da otto anni. La modella ha sottolineato che in un caso simile non si deve parlare di invidie, di rancori o di scherzi di cattivo gusto. Quello che starebbe subendo sarebbe qualcosa di molto più pesante e pericoloso.

La Ghenea ha evidenziato che ciò che sta vivendo va a minare la sua sfera lavorativa oltre che quella privata. Ha affermato  che chi l’ha presa di mira le sta facendo terra bruciata tra le sue amicizie e che le sta sabotando la carriera, facendola sentire sempre ‘esposta’ e vulnerabile. Dopo il furto del trolley l’attrice è stata vittima anche dell’ hackeraggio del suo iCloud: “Sono disperata, hanno avuto accesso a tutte le mie foto, quelle di mia figlia, i dati bancari“.

Chi ci sia dietro a tutto questo resta un mistero. L’augurio della modella è che venga rapidamente fatta chiarezza grazie anche alle denunce presentate negli ultimi 8 anni alle procure di Milano e Roma. I reati ipotizzati sono: stalking, minacce, diffamazione e molestie. Tutto è iniziato quando qualcuno le è entrato in casa un giorno in cui non c’era nessuno. La porta del suo appartamento a Milano è stata sradicata e sugli stipiti sono stati lasciati segni riconducibili a minacce.

Dopo qualche tempo il suo nome e quello di una collega sono stati associati ad affari illeciti, da una serie di post sui social, ripresi da giornali rumeni e rilanciati online. Tutti fatti non veritieri. Viene poi, sistematicamente, presa di mira in rete da profili falsi che la insultano, offendono e minacciano.

Questi profili disturbano anche le persone che le scrivono per lavoro o per farle i complimenti. Alcune minacce sono sotto gli occhi di tutti. C’è chi le scrive che le farà del male fisicamente, chi le manda foto di armi, chi la offende sul personale. La Ghenea si dice prostrata: “È una macchinazione, ormai vivo nel terrore. Pensavo a episodi separati, ma ora sono certa che ci sia la stessa mano di una o più persone e un unico disegno per colpirmi”.

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