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Solange, all’anagrafe Paolo Bucinelli, noto sensitivo e personaggio televisivo, si è spento a 68 anni, nella sua casa Collesalvetti (Livorno), durante la giornata di ieri 7 gennaio 2021. Oggi a ricordarlo, attraverso una lunga intervista rilasciata a Fanpage, è Vladimir Luxuria, sua amica. L’ex parlamentare, oggi attivista per i diritti della comunità LGBTQ e brillante opinionista televisiva, ha confidato di aver sentito Bucinelli “un po’ giù nell’ultimo periodo”. Il suo timore è che “forse si sentiva un po’ trascurato dalla televisione”, ambiente da cui avrebbe voluto essere maggiormente coccolato di recente.

“Sarebbe voluto andare più spesso in tv. Ma amava anche la sua vita ritirata, in campagna tra le sue galline. Con lui facevamo lunghissime chiacchierate, mi infondeva molto ottimismo”, spiega Luxuria che ha sottolineato una volta di più, come hanno fatto nelle scorse ore altri personaggi noti e meno noti, che Solange era una persona buona, molto diretta, che “non parlava mai alle spalle”.

Il decesso è stato del tutto inatteso. “Ci sono rimasta male perché non me lo aspettavo”, prosegue Vladimir che aggiunge che mai lui le aveva detto di essere affetto da problemi di salute, nonostante si sia saputo in seguito che avesse sintomi legati al diabete. Pare piuttosto “che avesse più dei problemi di umore”. Il dolore e lo shock è tanto per Luxuria che con il senno di poi riflette con queste parole sulla scomparsa dell’amico:

“È morto da solo. Nell’ultimo periodo ci eravamo sentiti di meno. Uno pensa che se l’altro non risponde al telefono lo faccia anche  perché vuole stare per i fatti suoi. Solange aveva questi sbalzi di umore e questo aveva ingannato un po’ tutti. Il fatto di non avere risposto per molto tempo, soprattutto alle persone che gli stavano vicine, ha generato allerta ed è arrivata la scoperta. È triste, soprattutto per una persona come lui che conosceva tutti ed era riconosciuta da tutti, pensare a questa morte in solitudine”.

Gli ultimi giorni di vita di Solange: sabato scorso era stato in ospedale

Luxuria racconta che dopo il 3 gennaio, giorno in cui Solange ha fatto la sua ultima apparizione in tv (si era collegato con la trasmissione Rai Uno Mattina), aveva provato a sentirlo per telefono senza però ricevere risposta. “All’inizio avevo pensato al peggio, avendolo sentito un po’ giù avevo temuto si fosse tolto la vita”, confida, spiegando che quando ha letto che sarebbe invece morto per cause naturali (per un malore) ha avuto un poco di conforto anche se il dolore è rimasto tanto. Il suicidio, sempre secondo l’opinionista, è assolutamente da escludere “perché, conoscendolo, avrebbe lasciato delle pagine, un biglietto, una testimonianza”.

Nelle scorse ore è trapelato che Solange aveva accusato un malore durante la serata di sabato 3 gennaio. Erano sintomi legati al diabete, una patologia che aveva nascosto a tutti. Era stato curato in ospedale a Cisanello e poi dimesso nelle prime ore della giornata di domenica. Alla luce di ciò, come legge Luxuria gli eventi delle ultime ore dell’amico?

“Secondo me si è proprio lasciato andare. Il mio sospetto è che abbia avuto un malore ma che non abbia volutamente chiedere soccorso e si sia lasciato andare. Ultimamente, nelle nostre telefonate, usava frasi un po’ preoccupanti. Ogni tanto mi diceva ‘quando non ci sarò più’, oppure ‘che cosa ci sto a fare, Luxy’. Solange aveva scelto di vivere da solo, amava la sua solitudine, meditava e amava stare in mezzo alla natura ma nell’ultimo periodo mi diceva delle frasi un po’ preoccupanti”.

L’ex parlamentare ricorda inoltre che le sue apparizioni in tv sono andate via via diradandosi dopo la furibonda lite che ebbe a Domenica In con il mago Otelma nel 2018. “Ultimamente – aggiunge Luxuria – i suoi interventi in tv si erano rarefatti. Solange se ne dispiaceva e mi esprimeva questo suo malessere”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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