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Lupin, dans l’ombre d’Arsène è una serie tv prodotta da Gaumont e distribuita dall’8 gennaio 2021 da Netflix. Il prodotto, fin dalla sua uscita sul colosso dello streaming americano, ha avuto parecchio successo. Peccato che  la prima stagione sia stata ‘spezzata’ in due: i primi 5 episodi sono usciti appunto all’inizio del 2021, ma i restanti 5 non sono ancora disponibili. Il pubblico si sta chiedendo se e quando usciranno i capitoli mancanti della prima stagione (è opportuno infatti parlare di prima stagione e non di seconda, in quanto la trama è stata interrotta proprio nel bel mezzo dell’intreccio)

Lupin, dans l’ombre d’Arsène, il futuro della serie tv

Prima domanda? Usciranno dei nuovi episodi? Sì, al 99,9%. Gaumont e Netflix non hanno ancora confermato ufficialmente la produzione e la distribuzione della parte mancante, ma è praticamente certo che ci sarà. Più incognite invece ci sono sul quando sarà trasmessa. Le riprese avrebbero dovuto già essere state effettuate, ma l’arrivo della pandemia di Covid-19 ha messo i bastoni tra le ruote alla produzione.

Questa è la situazione attuale: le riprese sono partite a fine 2019 e si sono svolte fino a marzo 2020. A questo punto sono state confezionate le prime cinque puntate, quelle già disponibili. Dall’altro lato la macchina organizzativa della serie tv ha dovuto fermarsi. Tuttavia, secondo fonti francesi, i lavori sono ripartiti a giugno e luglio scorsi. Se così fosse è probabile che ci sia già anche il girato delle ultime 5 puntate e che potrebbero essere trasmesse nell’estate 2021 o comunque prima della fine di quest’anno.

Lupin, dans l’ombre d’Arsène: curiosità, perché la serie tv merita di essere guardata e i segreti del suo successo

Il biglietto da visita principale è la presenza da protagonista di un attore del calibro di Omar Sy, che, per intenderci, è l’indimenticato Bakari “Driss” Bassari di Quasi Amici (ottima anche la regia di Louis Leterrier, Marcela Said e Ludovic Bernard). Dopodiché, ancor prima della visione, stimola la curiosità che ci si sia affidati a un interprete di origini senegalesi e mauritane per vestire i panni di un Lupin moderno.

L’operazione è più che riuscita, per tre motivi: l’adattamento libero alle vicende di Arsenio Lupin, la qualità dei contenuti e l’intreccio della serie tv, dando per scontati, come poc’anzi detto, l’ottima regia e l’eccellente cast.

Capitolo ‘adattamento libero delle vicende’ – Chi pensa di vedere un remake vero e proprio delle peripezie del ladro è fuori strada. Nel prodotto distribuito da Netflix è conservato lo spirito del ‘gentiluomo’ e del rubare beni a chi ‘se lo merita’ (se così si può dire). Nulla più. Per il resto infatti, l’ambientazione è contemporanea e la storia di vita del Lupin del 2021 è totalmente differente del Lupin che si conosce nell’immaginario comune. Questo ci porta alla ‘qualità dei contenuti’.

Omar Sy da spessore a un ladro ‘immigrato’, con una infanzia segnata da crimini contro suo padre nella Francia odierna. Insomma, non proprio il Lupin che ci si aspetta. La bravura degli sceneggiatori è quella di aver costruito un personaggio non ‘pesante’, seppur alcuni temi trattati lo siano.

Insomma, niente drammatizzazioni stucchevoli (cinema, fiction e serie tv del Bel Paese, in tal senso dovrebbero prendere nota per provare un po’ a slegarsi dal classico stereotipo di urla, pianti e dialoghi isterici o strappalacrime). Il fatto di non rendere tutto con tono da tragedia, ci porta all’ultimo punto, la brillante trama.

Proprio la volontà degli ideatori di non partorire delle figure eccessivamente drammatiche, lascia spazio anche alla costruzione di una trama dall’intreccio assai variegato dove risultano dosati con maestria vari elementi.

L’attenzione è tenuta alta dai furti che Lupin si appresta a compiere e dalla modalità in cui riesce a farla franca (anche questo è un punto d’incontro con il Lupin ‘originale). Così si alternano fasi da thriller-poliziesco a fasi ‘soft’ da pellicola drammatica. Non mancano nemmeno scene da piacevole commedia. Il tutto amalgamato con sapienza. Quindi? Vale la pena dare un’occhiata alla serie tv? Assolutamente si, buona visione!

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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