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Selvaggia Lucarelli fa a pezzi Fabio Fazio e dà del “soldatino” a Mara Venier. La firma de Il Fatto Quotidiano ha confezionato un ritratto spietato circa l’agire del conduttore di Che Tempo Che Fa durante l’ospitata di Ghali datata 18 febbraio 2024 nel suo programma. Rapido riassunto: il cantante è finito nel polvero a Sanremo, quando dal palco ha urlato “stop al genocidio”, riferendosi alla popolazione palestinese massacrata dagli israeliani a Gaza. A Domenica In ha ribadito il concetto la scorsa settimana. Poi la Venier ha letto il comunicato pro Israele dell’ad Rai Roberto Sergio. Nota in cui si muovevano chiare critiche a Ghali. Ebbene quest’ultimo è stato ospitato da Fazio nelle scorse ore.

La Lucarelli, dopo aver guardato l’intervista a CTCF, ha criticato in modo feroce il conduttore savonese. Lo ha attaccato in quanto per tutta la chiacchierata si è ben guardato dal pronunciare le parole genocidio, Israele e Gaza. Inoltre, altro fatto curioso, nonostante l’intervistato fosse appunto Ghali, ci ha pensato Fazio a riassuemere, in varie parti dell’incontro, il pensiero dell’artista che ha parlato meno dell’intervistatore.

Ho recuperato ora l’intervista di Fazio a Ghali – ha esordito la Lucarelli -. E mi spiace constatare che, come prevedibile, si sia assistito a un tentativo (malriuscito) di manipolazione della realtà. Con la sua aria candida e fintamente inconsapevole di quale fosse il tema sollevato da Ghali e Dargen a Sanremo (Gaza e il genocidio in atto) con tanto di lettura di comunicato e reazioni di Israele, Fazio ha finto che la questione fosse solo la PACE. Un concetto neutro eh, che avete capito. E ha finto anche stupore nell’assistere all’agitazione altrui. Quell’ “ALTRUI” però è rimasto senza nome, nonostante un nome lo avesse, e cioè “Israele””.

La firma de Il Fatto Quotidiano è stata un fiume in piena, arrivando a definire l’atteggiamento di Fazio imbarazzante e sostenendo che si è persino parlato in modo più chiaro della tematica relativa alla guerra israelopalestinese a Sanremo e a Domenica In. Inoltre ha descritto Mara Venier come un “soldatino”, per quel che riguarda il caso della nota di Roberto Sergio letta in diretta tv l’11 febbraio:

“Imbarazzante poi arrogarsi il diritto di riassumere LUI ciò che avrebbe detto Ghali, affermando che non c’è nulla di strano nel pronunciare le parole “guerra” o “massacro”, quando Ghali a Sanremo ha detto una parola molto più precisa, e cioè “Genocidio”. Della serie: nel mio programma la parola genocidio non si pronuncia, altrimenti non si può fingere di non sapere di cosa si stia parlando, altrimenti non si può evitare di pronunciare le parole “Gaza” e “Israele”. Altrimenti non si può fingere stupore. In pratica si sono dette cose più nette e coraggiose a Sanremo e perfino a “Domenica in” dove qualcuno al massimo ha dovuto eseguire un ordine come un soldatino ma nessuno, con l’atmosfera da parrocchia di campagna, ha recitato la parte di Alice nel paese delle meraviglie. GENOCIDIO, Fazio. Sì era detto “GENOCIDIO”. Non “w la pace e abbasso le guerre””.

La Lucarelli ha proseguito sempre con toni durissimi nei confronti del collega Fazio:

“E no, non è un concetto semplice da temino alle elementari. È lo sterminio di una popolazione e convertire l’espressione in “guerra” è una scelta molto precisa, che riporta il conflitto su una scala diversa, con una valenza giuridica diversa. Non aveva neppure senso buttare la questione nel calderone dell’immigrazione (i respingimenti) e degli slogan leghisti (aiutiamoli a casa loro), che nulla c’entrano con quello che accade a Gaza. Parole dette solo per annacquare un messaggio e non irritare Israele, perché se si sta parlando di TUTTO, si sta parlando di niente. Il finto stupore, Fazio, va bene per le gag con Luciana Littizzetto, non per un genocidio”.

 

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Cosa hanno detto Fazio e Ghali a Che Tempo Che Fa

Stop a tutte le guerre, stop a tutte le ingiustizie, stop ai respingimenti, stop ad aiutiamoli a casa loro. Stop, stop, stop. Incredibile che dire stop al massacro diventi una frase divisiva”. Sono le parole usate da Fazio a inizio intervista. La palla è quindi passata a Ghali: “Sì, è strano ritrovarsi in un mondo così, uno fa una cosa per tutta la vita e a un certo punto sentiamo che non si può più fare”.

“Per me – ha proseguito il cantante di ‘Casa mia’ – è importante condividere, qualsiasi cosa deve essere condivisa, le ricchezze che abbiamo su questo pianeta non sarebbero tali se non fossero condivisibili, sono ricchezze solo se sono sono condivise, se tutti stanno bene”.

Nessun riferimento esplicito a Gaza, Israele e al genocidio. Nulla di nulla. Come evidenziato dalla Lucarelli, Fazio ha preferito non entrare a piedi uniti sulla questione. Un atteggiamento giudicato dalla giornalista imbarazzante e non idoneo a raccontare la realtà dei fatti.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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