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Nulla da dire su Loretta Goggi: è una professionista esemplare, un’artista a tutto tondo e una donna di garbo e classe. Questo però basta per continuare a invitarla a raccontare sempre le stesse cose? Chissà, sicuramente per una parte del pubblico di Domenica In la risposta è no. E infatti, nel corso della chiacchierata tra la cantante di “Maledetta Primavera” e Mara Venier ci sono state delle ‘fiammate’ su Twitter, alimentate da critiche e lamenti da parte degli utenti. “Ma ancora lei?”; “Ma basta invitare gli amici”; “Perché Venier considera il salotto di Domenica In come se fosse quello di casa sua?”; etc etc.

A un certo punto la conduttrice veneta ha domandato all’ospite di spiegare come Carlo Conti l’ha arruolata inizialmente a Tale e Quale Show. Una storia già narrata in diverse occasioni. E pure la Goggi si è accorta di essere ripetitiva: “Forse è una storia che ho già raccontato…”. La Venier ha comunque tirato dritto e ha voluto sentire il racconto. Naturalmente poi il discorso è virato su Gianni Brezza, deceduto a Roma il 5 aprile 2011 e compagno di una vita dell’artista.

Pure in questo frangente una serie di aneddoti già ascoltati. E quindi forse le lamentele di una fetta di pubblico non sono piovute proprio a casaccio. A un certo punto, fatto più unico che raro, la Goggi, prevedendo le critiche, ha risposto in diretta: “Immagino già i social: ‘Sempre le stesse persone a Domenica In’. Però sono le persone che in tv riempiono il cuore del pubblico? Perché Mara altrimenti le invita? Perché Mara invita sempre le sue amiche? Perché sa che il pubblico ama loro come ama lei”.

Alla Goggi sfugge forse che il punto non è solo invitare sempre le stesse persone, bensì ascoltare da queste sempre le medesime storie. Tra l’altro, in questo frangente, non è nemmeno corretto parlare di haters. Semplicemente qualcuno, legittimamente, chiede se non è il caso di dare una ventata di novità e osare qualcosa di più, magari provando anche a intercettare una platea leggermente più giovane con ospiti diversificati.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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