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Stasera 6 aprile alle ore 21.25 su Rai 1 andrà in onda la terza puntata di Leonardo, la serie tv evento di Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction e Big Light Productions, France Télévisions, Rtve e Alfresco Pictures che sta appassionando il pubblico italiano.

Uno dei temi sui quali si articola la fiction altro non è che l’omosessualità di Leonardo Da Vinci. Assieme alle differenze che compongono la personalità dell’artista con quelle che realmente avesse, vi è anche la sua sfera sessuale e sentimentale. Lo stesso personaggio di Caterina da Cremona rappresenta il pretesto per parlare del rapporto dell’artista con il mondo femminile.

Ma la domanda che sicuramente è balzata in mente a ciascun telespettatore di Leonardo è: il Genio era realmente omosessuale? Ebbene pare che l’artista non fosse particolarmente legato alla figura femminile ma che avesse particolarmente interesse, invece, in quella maschile. Non c’è certezza sul suo orientamento sessuale, né si sa che tipo di rapporti abbia avuto. C’è chi sostiene che l’artista fosse attivamente omosessuale e chi dice invece che mantenne uno stretto celibato per tutta la vita.

Quello che è certo è che alcuni dettagli raccontati nella fiction non sono del tutto inventati come per esempio l’accusa di sodomia con Jacopo Saltarelli.

Leonardo omosessuale, le curiosità e le differenze con la fiction

Nel corso della narrazione della serie tv di Rai 1 sono state diverse le figure che hanno raccontato, e dato per certo, l’omosessualità di Da Vinci. Anche se, come si diceva anche sopra non vi sono certezze sul suo orientamento sessuale, lo stesso Frank Spotnitz ha raccontato che lui e i suoi collaboratori si sono convinti delle sue preferenze leggendo alcune fonti in merito.

Ecco quindi quali sono le scene più calde della fiction e alcune curiosità che parlano degli amori del Genio. Ma cosa c’è di vero e cosa no?

1. Jacopo Saltarelli e l’accusa di sodomia

Una delle scene più piccanti riferite alla sfera sentimentale di Leonardo Da Vinci nella serie di Rai 1 altro non è che l’unico documento storico sulla vita sessuale del giovane artista: il bacio e l’implicito rapporto intimo tra il Genio e Jacopo Saltarelli. Questo ha infiammato il web e ha dovuto subire una pioggia di critiche. L’evento però è reale ed è databile al 1476, cioè quando Leonardo aveva 24 anni.

Il 9 di aprile venne sporta una denuncia anonima a “tamburo” contro Da Vinci di aver giaciuto con un orafo adolescente di 17 anni, tal Jacopo Saltarelli, noto sia come modello che per essere dedito alla prostituzione maschile. Oltre al nome di Leonardo, ad aver avuto rapporti con lui si indicavano anche i nomi di: un sarto, Baccino, un certo Bartolomeo di Pasquino e Leonardo Tornabuoni, membro della famiglia aristocratica. Proprio grazie a quest’ultimo il processo si estinse.

2. Il personaggio di Salaì e la Gioconda

Nella seconda puntata della fiction, Leonardo fa l’incontro di Salaì, il giovane ladro che poi viene arruolato nella sua bottega come modello. Ebbene, nella serie tv sembra che qualcosa nel giovane catturi l’attenzione dell’artista. Nella realtà Salaì posò davvero per alcune opere di Da Vinci. Non solo, i dipinti che portano il suo viso sembrano richiamare all’orientamento sessuale di Leonardo.

Così ne è un esempio un disegno erotico di Salaì noto come L’Angelo incarnato, che paradossalmente è molto simile alla figura di Giovanni Battista nel San Giovanni Battista di Da Vinci. Quest’ultimo, tra l’altro, è spesso citato come prova del fatto che Leonardo fosse omosessuale. Esiste infatti una copia, tra le molteplici, in cui sembra ci si rifaccia al volto del modello caro al Genio. Tuttavia, il disegno de L’angelo incarnato potrebbe anche essere opera di un allievo di Da Vinci o dello stesso Salaì.

Quello che si sa è che Leonardo fosse incline a scrivere sui suoi taccuini anche delle vere e proprie storielle erotiche e figure allegoriche spinte che poi però vennero distrutte. Ma il personaggio di Salaì è stato molto discusso. Persino in una delle opere più importanti del Maestro, la Gioconda.

Tante sono state le supposizioni in merito al dipinto ma per quanto riguarda la sua omosessualità, secondo alcuni, “Mona Lisa” sarebbe l’anagramma di “Mon Salaì”, proprio il modello di Leonardo. Non solo, per parere di Hennig il sorriso della donna rappresentata da Leonardo dissimulerebbe la natica di un ragazzo.

Tutto partirebbe da una considerazione del Genio secondo cui nei suoi taccuini avrebbe scritto che un dipinto è più bello se visto in uno specchio. Quindi, se si gira il quadro a 90° e allo stesso modo il sorriso viene riflesso su uno specchio, si potrebbero vedere due schiene o spine dorsali corrispondenti alla riga delle labbra. L’angolo della bocca, invece, formerebbe due glutei carnosi, quelli che potrebbero essere proprio di Salaì. E in aggiunta di un altro ragazzo.

3. L’attore protagonista della commedia di Orfeo ed Euridice di Poliziano

Nella serie tv di Leonardo, il Genio è impegnato nella rappresentazione teatrale in onore del nipote del Moro, Gian Galeazzo Sforza, Orfeo ed Euridice di Poliziano. Il fatto è reale ma uno dei personaggi che ruota intorno alla figura dell’artista potrebbe non esserlo.

Si sta parlando di un attore impegnato alla corte di Sforza che progetta alla spalle dello stesso Leonardo l’omicidio del Reggente. Il personaggio diventa amico del Genio, lo aiuta nella rappresentazione teatrale e mostra una certa simpatia per lui tanto che prima del debutto dell’opera per incoraggiare Leonardo gli dà un bacio appassionato. Quest’ultimo si potrebbe annoverare come un altro escamotage per poter raccontare dell’orientamento sessuale del Genio del Rinascimento e dare la propria versione.

Ovviamente nella serie tv l’artista ricambia affettuosamente il bacio e mostra anche un certo feeling verso l’attore. Ma non ci sono notizie certe che il personaggio sia realmente esistito.

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