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Veronica Gentili è adatta per timonare Le Iene? La domanda è circolata da quando si è saputo che la giornalista avrebbe preso il comando delle operazioni dello storico programma di Italia Uno. E la risposta qual è? Decisamente sì, soprattutto dopo aver visto l’esordio dell’ex volto di Stasera Italia nella ‘creatura’ di Davide Parenti. Dunque buona la prima per la Gentili, chiamata a sostituire Belen Rodriguez. A farle da spalla Max Angioni, già rodato nello scorso anno, quando fu chiamato in ‘prima fila’ in fretta e furia per mettere una pezza all’addio di Teo Mammucari, che di punto in bianco ha chiuso la sua esperienza con la trasmissione (una furente lite con Parenti ha causato una rottura tutt’altro che soft).

I maligni sussurrano che non che non ci voleva molto per fare meglio di Belen. Al di là delle malelingue, il cambio di passo alla conduzione si vede. La Gentili è spigliata, sa sempre cosa dire ed ha pure una buona dose di simpatia che è rimasta celata quando doveva orchestrare talk prettamente politici e cronachistici. La Rodriguez non ha nel suo bagaglio tutto questo? Ni. La showgirl argentina nasce appunto come showgirl e non come conduttrice. Negli anni è migliorata, ma, senza che ce ne voglia, non è pensabile affidarle una intera trasmissione.

Motivo? A volte non ha un perfetto tempismo per quel che riguarda i ritmi televisivi, altre volte non è sempre sciolta davanti alla telecamera. Quasi banale sottolineare che la Gentili ha alle spalle esperienze di conduzione, anche arcigna (non è per nulla semplice orchestrare i talk show in cui tutti vogliono parlare e dire la loro), che le hanno permesso di fare molti più passi in avanti rispetto all’argentina. Insomma, per dirla in parole povere, la Gentili conduce, Belen si limita a presentare. E la differenza non è poca.

Piccola curiosità? Belen ha fatto l’in bocca al lupo al gruppo di lavoro de Le Iene per l’inizio della nuova stagione? Pubblicamente no. Una tomba. Pure Mammucari, come prevedibile, non ha aperto bocca. Amen!

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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