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Chi condurrà La Pupa e il Secchione 2021? Non si sa, e fin qui nulla di strano visto che spesso le ufficialità dei conduttori arrivano a ridosso della messa in onda. Oppure durante le registrazioni, quando il programma non è in diretta. Stavolta però la situazione è un po’ più ingarbugliata perché Mediaset starebbe ricevendo dei “no” alle proposte. Nelle settimane scorse è saltato fuori il primo rifiuto: Enrico Papi. L’azienda aveva pensato a lui dopo il successo di Scherzi a Parte, ma Papi si sarebbe tirato indietro perché vorrebbe restare su Canale 5. Insomma, si ritiene ormai legato alla rete ammiraglia e non era d’accordo sul passaggio a Italia 1.

Oggi Tv Blog ha svelato un altro no alla conduzione de La Pupa e il Secchione e Viceversa. Mediaset lo avrebbe proposto anche a Piero Chiambretti, che come il collega avrebbe rifiutato la proposta. Stando alle indiscrezioni, insomma, l’azienda aveva pensato al conduttore di Tiki Taka per la nuova edizione della Pupa e il Secchione, considerando che è già di casa su Italia 1. Invece no, Chiambretti avrebbe rifiutato La Pupa e il Secchione 2022 e al momento non si conoscono però le ragioni.

Dunque in lista resta, ora come ora, un solo nome: Andrea Pucci. Lui potrebbe essere il conduttore uomo, ma non sarebbe solo. I vertici Mediaset vorrebbero infatti una coppia di conduttori, un uomo e una donna. In attesa di scoprire se arriverà la conferma di Pucci o meno, ci sono due volti femminili di Canale 5 che potrebbero sbarcare su Italia 1. E sono due nomi in bilico sulla rete ammiraglia, almeno per quanto riguarda i programmi che conducono adesso.

Ieri si è vociferato della sostituzione di Federica Panicucci a Mattino 5 e Barbara d’Urso a Pomeriggio 5. Davide Maggio ha confermato che la d’Urso tornerà a gennaio, dopo la pausa natalizia. Federica Paniccuci invece potrebbe accettare, anche in virtù delle dichiarazioni rilasciate su Chi sul suo futuro a Mediaset. Ha parlato con entusiasmo del rinnovo del contratto, ma della Pupa e il Secchione non ne aveva parlato fino a quel momento. Nel caso, però, lei sarebbe disponibile:

“Se l’azienda pensasse che magari la mia partecipazione possa essere un valore aggiunto per quel programma, mi renderei disponibile”

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