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Sta finendo nel peggiore dei modi l’avventura de “Il mercante in fiera”, storico game show riproposto su Rai Due da settembre. Il programma ha segnato il ritorno in Rai di Pino Insegno. Il comico e conduttore è stato accolto da una miriade di mugugni per la sua vicinanza alla premier Giorgia Meloni (i due sono molto amici). Al di là dei retroscena e al di là delle indiscrezioni sui meriti o meno, e sulle scelte che hanno sancito il rientro nella Tv di Stato di Insegno, ci sono i freddi numeri. Anzi gelidi: la trasmissione, posta nel preserale di Rai Due, sta raccogliendo ascolti da incubo, finendo quasi sempre sotto il 2%. Alla luce di ciò, come riferito da Dagospia, “Il mercante in fiera” si avvia verso la cancellazione o la chiusura anticipata, che dir si voglia.

Dagospia spiega che i vertici di Viale Mazzini, naturalmente, non sono per nulla contenti di come sta andando il game show. Parecchio agitati anche al Tg2. Il motivo è presto detto: “Il mercante in fiera” offre un traino disastroso, così anche il telegiornale ne risente sul fronte ascolti e share. “Panico in Rai Pubblicità e nella società di produzione Banijay, considerando che il servizio pubblico ha affidato a Pino Insegno anche la conduzione de “L’Eredità”, scrive sempre Dagospia.

Il portale diretto da Roberto D’Agostino ha quindi assicurato che i dirigenti Rai useranno il pugno di ferro tanto che avrebbero già concluso la pratica, decidendo per la cancellazione del game. “In virtù anche dello strapotere del conduttore si cercheranno altre soluzioni, per un paio di settimane, prima della sentenza definitiva”, ha aggiunto “Dago”.

Infine ha informato sui costi del programma, raccontando che, per ogni puntata del quiz, la Rai sborsa circa 32 mila euro. Sulla carta sono 62 le puntate previste. Numeri alla mano, si è attorno ai 2 milioni di euro di costi di produzione. Gli ascolti raccolti, però, non sarebbero in grado di coprire tale investimento. Da qui la scelta di chiudere baracca e burattini.

Nel frattempo anche su Rai Uno stanno con le antenne ben rizzate. Insegno da gennaio sarà alla guida de “L’eredità”, quiz show che garantisce da anni dati eccellenti all’ammiraglia della Tv di Stato. Insinna è stato defenestrato proprio per lasciare spazio al comico. La speranza è che “Il mercante in fiera” stia andando così male non perché il pubblico Rai non riconosca in Insegno un volto familiare, ma per il programma in sé e per la collocazione difficile in palinsesto. Se così fosse, uno show rodato come “L’Eredità” dovrebbe non avere problemi. Al contrario, se si dovesse riscontrare anche in quel contesto un calo di pubblico, Insegno dovrebbe farsi più di una domanda.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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