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Dramma sportivo per Andrea Iannone. Il pilota della MotoGP è stato squalificato per 4 anni per doping dal Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna, in Svizzera. Quindi il calvario del centauro di Vasto non è affatto concluso. Anzi, una tale sospensione potrebbe fargli concludere anzitempo la carriera, considerando che l’atleta ha 31 anni e dunque potrebbe tornare a correre sulle piste del circuito a 34/35. Questo perché lo sconto della sanzione verrà conteggiato a partire dal 17 dicembre 2019, periodo in cui fu riscontrata la sua positività al Gran Premio della Malesia.

Lo scorso aprile Iannone era stato sospeso per diciotto mesi nel processo sportivo in quanto le analisi avevano riscontrato valori anomali di drostanolone, in seguito ai controlli antidoping effettuati durante il Gran Premio della Malesia nel novembre 2019. Considerati i tre mesi di sospensione temporanea già scontati, il pilota di Vasto sarebbe potuto tornare a correre nel giugno 2021.

L’accusa sosteneva la volontarietà dell’assunzione e chiedeva quattro anni di sospensione. Non d’accordo la Federazione Internazionale di Motociclismo che ha puntato sul fatto che l’assunzione del drostanolone fosse dovuta a contaminazione alimentare da carne. Per questo Iannone aveva quindi fatto ricorso al TAS di Losanna. A questa azione l’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) ha risposto, chiedendo una pena più dura per il pilota.

Alla fine il TAS ha dato ragione alla WADA, sospendendo il centauro per 4 anni dall’attività sportiva. Iannone, sui social, ha così commentato il fatto:

“Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere. Mi hanno strappato il cuore separandomi dal mio grande amore. Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci sarà luogo e tempo opportuni… perché di certo non mi arrendo. Sapevo di affrontare i poteri forti, ma speravo. Speravo nell’onestà intellettuale e nell’affermazione della giustizia. In questo momento soffro come di più non potrei. Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita, presto capirà quanta forza ho dentro il cuore. La forza dell’innocenza e soprattutto… la coscienza pulita. Una sentenza può modificare gli eventi, ma non l’uomo”.

Perché Andrea Iannone è stato sospeso per 4 anni a causa del doping

Come spiega la Gazzetta dello Sport, il TAS si è pronunciato con una simile sentenza poiché la difesa del pilota non è riuscita a stabilire né il tipo preciso di carne consumata, né l’origine di detta carne.

Inoltre, aggiunge il quotidiano ‘rosa’, è stato riscontrato che né Iannone né i suoi esperti sono stati in grado di stabilire specificamente che c’è stato un problema di contaminazione alimentare da carne in Malesia. Da qui la sospensione di 4 anni, secondo regolamento antidoping.

Andrea Iannone tra sport e cronaca rosa

Iannone, negli ultimi anni, oltre ad essere seguito per le sue imprese sportive, è stato parecchio chiacchierato dalla cronaca rosa. Alcuni suoi amori celebri – su tutti quelli vissuti con Belen Rodriguez e Giulia De Lellis – lo hanno fatto balzare sulle copertine di diversi magazine.

Negli ultimi mesi, da quando si è ritrovato al centro della vicenda antidoping, ha cercato di assumere un profilo ancor più basso di esposizione mediatica. Nonostante ciò si è vociferato di nuovi flirt veri o presunti (parecchio vociferio c’è stato su Soleil Sorgè e Cristina Buccino).

Dal canto suo il pilota ha sempre dichiarato di non essere interessato alle copertine, ribadendo che prima di tutto viene la sua abnegazione per la sua professione. Nelle scorse ore la tegola, pesantissima: 4 anni di sospensione per doping.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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