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Il principe Harry e la moglie Meghan Markle, conversando con Oprah Winfrey in quella che è già stata ribattezzata l’intervista del secolo, hanno lasciato intendere di essere stati abbandonati economicamente da Buckingham Palace. Un passaggio che sicuramente i due ‘duchi ribelli’ potevano evitare o per lo meno sarebbe stato auspicabile che lo raccontassero in maniera diversa. Anzi, piccolo consiglio spassionato: di ‘pseudo’ problemi personali di quattrini, viste le loro floride entrate, è meglio che non ne parlino affatto. Questione di stile!

Ciò detto, Vanity Fair si è preso la briga di fare i conti in tasca ai due piccioncini per capire se l’addio alla Royal Family gli abbia davvero procurato un danno. Numeri alla mano, no, nessun danno. La coppia macina ricavi mostruosi, fantascientifici per un comune mortale.

I ricavi stellari dei duchi di Sussex

Pochi giorni fa è trapelata la notizia che Harry sta lavorando a una autobiografia. Nel libro descriverà i dettagli della sua vita difficile trascorsa con i reali. Ebbene, il duca avrebbe ricevuto dalla casa editrice americana Penguin Random House un anticipo da capogiro: 17 milioni di dollari.

Gli introiti del principe e di Meghan lieviteranno ulteriormente grazie ai progetti siglati dai Sussex coppia. Il contratto quinquennale con Netflix vale una cifra mostruosa. Si parla di 150 milioni di dollari, a cui va aggiunto l’accordo triennale da 21 milioni per i podcast su Spotify.

Altro piccolo particolare relativo alle loro finanze. Quando hanno scelto di tagliare il cordone ombelicale con Buckingham Palace sono sbarcati negli Stati Uniti d’America con un conto in banca assai corposo. Harry ha potuto contare su 10 milioni, eredità di mamma Diana. Anche la Markle non è tornata negli States a mani vuote, avendo sul conto corrente più di due milioni di dollari, frutto del suo lavoro da attrice.

D’altra parte non è stato difficile per la coppia risparmiare, in quanto, fino all’estate 2020, è stata foraggiata in tutto e per tutto da Carlo d’Inghilterra. I conti ufficiali delle spese della Royal family relativi allo scorso anno non lasciano dubbi: il principe del Galles, prima che smettesse di aprire il borsello, ha messo sul piatto per i duchi di Sussex 2,5 milioni.

C’è dell’altro: dopo l’intervista con Oprah (nessun pagamento in quel caso, ma molti guadagni indiretti), Harry e Meghan hanno siglato un accordo di collaborazione su Apple tv. Non si sanno i dettagli del ‘patto’, ma c’è da scommettere che ci siano in ballo ancora cifre a sei zeri.

Inoltre il fratello di William sarà manager della BetterUp, una startup californiana impegnata nel campo del benessere e della salute mentale. L’azienda in questione, sul mercato, ha un valore di oltre 1,4 miliardi di euro. Ed il principe? Quanto viene pagato per la sua attività manageriale?

Naturalmente il contratto è privato. Se però si considera che nella Silicon Valley, per una realtà imprenditoriale di quelle dimensioni, non esiste dirigente che guadagna meno di un milione di dollari l’anno, si capisce in fretta che anche in questo caso ci sono ricavi monster per Harry. E Meghan? Ovviamente non se ne sta con le mani in mano: con The Bench, il suo primo libro per bambini, riceverà circa 600.000 euro.

Harry e Meghan, spese e affari: un tesoretto da 118 milioni

Capitolo spese – La dimora da Le mille e una notte in cui abitano a Montecito, in California, è stata acquistata per 14,7 milioni di dollari, di cui 5 già saldati (l’avanzo sarà pagato con un mutuo). I duchi ribelli hanno poi dovuto ridare alle casse della corona 2,5 milioni di dollari. Si tratta della cifra spesa per ristrutturare Frogmore Cottage, abitazione londinese che hanno abbandonato per trasferirsi in pianta stabile negli States.

Alla fine di questo viaggio nelle tasche di Meghan e Harry, Vanity Fair tira le somme. Ad oggi i Sussex, al netto di guadagni e spese, avrebbero già accumulato la bellezza di 118 milioni di euro. Una parte della cifra l’hanno già incassata, il resto arriverà nei prossimi mesi. Sembra proprio che l’addio ai reali sia statu tutto tranne che infruttuoso in ottica economica. A maggior ragione se si considera che quando stavano a casa di ‘nonna’ Elisabetta e ‘papi’ Carlo avevano ‘soltanto’ (si fa per dire) circa 680 mila euro netti l’anno a disposizione.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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