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Umberto D’Aponte è in carcere, la conferma è arrivata in queste ore da un ulteriore durissimo sfogo di Guendalina Tavassi. Finora si è sempre tenuta quasi vaga soprattutto dopo l’ultima aggressione subita dal suo fidanzato Federico Perna e che è stata portata alla luce da terze persone. Lei non è mai scesa nei dettagli, stavolta però ha deciso di rivelare qualcosa in più perché c’è gente, ha spiegato, che mette bocca dove non dovrebbe. Soprattutto perché queste stesse persone pare non fossero presenti alla scena e parlino solo per sentito dire.

Il gioco del telefono senza fili si sa come funziona, però, e Guendalina ha parlato su Instagram stanotte per mettere a tacere le cattiverie sul suo conto. Stavolta la Tavassi ha letteralmente sbottato. Si è ritrovata quasi costretta a intervenire perché “altre persone che non sono nulla” si mettono in mezzo. Lei ha sempre preferito non parlare troppo o almeno non come avrebbe voluto per tutelare i suoi figli:

“Purtroppo mi ritrovo sempre qua perché la foto, i racconti, il gossip… E sto sempre zitta, per questo la gente parla. Non riesco mai a dire le cose sempre per tutelare i bambini, che erano sempre presenti. In ogni situazione, ci sono sempre stati, come anche nell’ultima aggressione. Premeditata, avvenuta da due persone in una macchina. Davanti agli occhi del figlio Sasy che lo implorava di fermarsi”

Un’aggressione abbastanza violenta raccontata da chi era presente, non dai diretti interessati. Quindi è passata a parlare dell’arresto di Umberto D’Aponte, del quale pare alcuni la incolpino. Non è colpa sua, però, e ha voluto specificarlo anche se forse non ce n’era bisogno:

“Nessuno viene arrestato così. A oggi nessuno finisce in galera così. Io vengo attaccata perché è finito in galera? Ho denunciato e sono una me..a? Quindi quando muoiono le donne con i bambini? Eh? Allora poi dicono ‘poverina’. Bravi, complimenti. La gente in galera ci va da sola per quello che ha fatto. Per tutte le denunce di tutto quello che ha fatto”

Guendalina ha spiegato che Umberto non è finito in galera per qualcosa che si è inventata. Anche perché ci sono denunce, indagini e tutte decisioni che vengono prese dalle forze dell’ordine prima e dai tribunali poi. Nessuno si inventa una storia e di conseguenza c’è l’arresto. Succede molto altro tra una denuncia e l’arresto, insomma. “Funziona che se tu violi la legge, la legge ti punisce”, ha aggiunto. Umberto aveva una restrizione che ha violato, Guendalina ha parlato di inseguimenti, di naso rotto, di aggressioni, di minacce. I figli hanno assistito a tutte le violenze:

“Tutte scene che hanno dovuto subire i bambini, perché erano sempre presenti. Io cerco di sminuire per loro, perché sono traumatizzati. Loro ridono e scherzano perché cerco sempre di buttargliela là, è un altro conto. Sasy è scioccato, ha paura di uscire. Non potete capire cosa sto passando, vi chiedo di non rompermi i cog..ni. C’è un processo, se ne sta occupando la giustizia”

Ha chiesto alle persone di non mettersi in mezzo e di lasciare che la giustizia faccia il suo corso. I bambini non chiedono del padre, inoltre. Guendalina non vorrebbe che loro scoprissero tutto così: “Non volevo che questa cosa arrivasse all’orecchio dei bambini, che tra l’altro non chiedono dove si trovi il padre”. Lei ha detto loro che il papà lavora lontano in questo momento. Ha chiesto alla gente che la attacca e parla di questa storia di mettersi una mano sulla coscienza e di preferire il silenzio per il bene di Chloe e Salvatore:

“Se non volete farlo per me fatelo per i bambini che ne hanno passate e viste troppe. Ed io mi devo fare in quattro ogni secondo per crescerli e farli sorridere sempre, nonostante delle volte vorrei scomparire dalla terra. In questa storia ogni giorno si mette in mezzo qualcuno. Non capisco cosa vogliano da me da anni”

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