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Gianluca Grignani e banalità non fanno assolutamente rima. E infatti il ‘Jocker’, nell’ultima intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero, è stato tutto tranne che scontato, rivelando alcune chicche relative ad alcune sue recenti performance. Su tutte quella chiacchieratissima al Festival di Sanremo 2022, al quale ha preso parte, in qualità di ospite, duettando con Irama. Un’esibizione che ha fatto molto discutere. Si è detto di tutto e sono strisciate varie insinuazione sulle condizioni in cui il rocker si è presentato sul palco. Ora Grignani racconta la sua verità.

Hanno detto che ero gonfio: vero, avevo preso il cortisone per un abbassamento della voce. Alla fine si è parlato solo di me: è come se il Festival lo avessi vinto io. Per me non esistono regole quando si sale sul palco”. Così il cantante che, come al solito, è stato genio e sregolatezza. Ma Grignani è Grignani anche per questo, oltreché per le sue divine  intuizioni musicali.

La verità di Grignani sulla performance cult al Festivalbar ’95

Di recente, sui social, terreno che Grignani non ama particolarmente, è tornato a circolare un filmato ‘storico’, quello della disastrosa performance che lo vide protagonista alla finale del Festivalbar ’95. All’epoca portò sul palco lo struggente brano Falco a metà, ma più di una cosa non andò per il verso giusto. Morale della favola? Finì per litigare con il pubblico, se la prese con un cameraman ed alzò i tacchi, andandosene via. Cosa accadde di preciso? Pare che i problemi, per il ‘Jocker’, iniziarono ancor prima di salire sul palco:

“Arrivai sul palco già nervoso. Fiorello (in gara con un remix di Un mondo d’amore, ndr) nel backstage mi aveva provocato, dicendomi cose che non posso riferire. Corsi sul palco. Mi introdussero dicendo le solite sciocchezze. Io volevo cantare e avevo chiesto di poterlo fare dal vivo. Avevo preparato un’esibizione particolare. Scoprii invece che c’era il playback. Mi infuriai”.

E il pubblico? Che cosa successe? Perché perse la pazienza? “Uno mi tirò una biglia: mi prese sotto l’occhio. Lo puntai. Volevo scendere e prenderlo a pizze, la sicurezza mi fermò”. Si è ritornati al capitolo Sanremo. E se Amadeus dovesse chiamarlo? Risponderebbe presente oppure no? Sì, ma a patto che non sia tra i concorrenti in gara bensì tra gli ospiti. Insomma, se serve un duetto lui c’è, se serve una performance ‘extra’ lui c’è, se invece bisogna gareggiare lui non c’è. “Se Amadeus mi ha invitato anche al prossimo Sanremo? “Non ancora. Se mi chiedesse di farlo da ospite, ci andrei. In gara no”.

Come è noto, da diversi mesi, la scena del rock italiano e internazionale ha visto imporsi i talentuosi Maneskin, band romana sbocciata a X Factor. Dal talent show targato Sky al successo planetario è stato un attimo. Grignani, che di rock se ne intende, cosa pensa del gruppo capitanato da Damiano David? “Vediamo cosa faranno. Io onestamente non li ho ancora compresi, musicalmente parlando: conosco due o tre canzoni, troppo poco per giudicare”.

Il 7 aprile scorso ha tagliato il traguardo dei 50 anni. Un bilancio? “Sono come il vino: più passa il tempo e più migliora”, ha chiosato. Alla salute!

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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