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Come funziona ‘sotterraneamente’ il Grande Fratello? Cosa viene mostrato e cosa no? Quanto gli autori influiscono sulle scelte dei concorrenti? Il gioco è pilotato? Una persona che ben conosce le dinamiche del reality show di Canale Cinque ha fornito una serie di risposte molto dettagliate su svariate questioni. Trattasi di Gennaro Lillio, modello napoletano che partecipò al GF 16 condotto da Barbara d’Urso. D’accordo, quella era l’edizione “nip” del programma, format archiviato da Mediaset per lasciare spazio soltanto al “vip”. Ma poco importa visto che alcuni meccanismi sono tali e quali per entrambe le versioni della trasmissione.

 

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Lillio ha parlato a ruota libera a Espresso Podcast, raccontando diverse curiosità inedite e mai rivelate prima d’ora. Quando gli è stato domandato quanti soldi ha percepito e se il GF, almeno secondo quanto da lui visto e vissuto, fosse pilotato, ha replicato così:

“Quante robe ci dicono di fare? Ok vi dico i segreti del GF. Ho avuto la fortuna di fare il GF normale. Quello normale però non è pagato. Con il Vip prendi dei soldi come cachet il normale no. Io non ho percepito manco un Euro. Il classico GF, il mio era il 16, l’ultimo normale e non ho avuto mai nessuna direzione. Per quanto mi riguarda non ho mai avuto direzioni e mai nessuno spingere in una direzione. Giuro, non mi hanno mai pilotato a fare qualcosa. Io sono stato il primo concorrente ad entrare e poi sono arrivato in finale l’otto giugno. Sono entrato con il cappotto e sono uscito in costume”.

Grande Fratello: ecco cosa succede quando i concorrenti lasciano temporaneamente la Casa

Capitolo “uscite” dalla Casa più spiata d’Italia. Sia nel Grande Fratello Vip, sia in quello Nip, in diversi frangenti ad alcuni concorrenti è stato concesso di lasciare temporaneamente il gioco. Ad esempio quando una persona ha avuto bisogno di fare visite particolari mediche (vedi il caso di Antonino Spinalbese) o quando ha avuto un grave lutto (è ciò che è successo a Milena Miconi qualche settimana fa). E ancora quando i concorrenti hanno voluto esercitare il diritto di votare alle tornate delle elezioni, fossero politiche nazionali o regionali.

Come funziona? In che modo i gieffini lasciano la Casa di Cinecittà, arrivano al seggio, votano e poi rientrano in gioco? C’è una procedura particolare in cui interviene una scorta, come ha narrato per filo e per segno Lillio:

“Ho un aneddoto particolare da raccontare. Dopo sette puntata c’era questa cosa del diritto al voto. Loro non possono negarti il diritto. Loro ti chiamano in confessionale e di dicono ‘senti nella tua regione ci sono le elezioni’. Io dissi sì subito! Loro si organizzano e ti fanno uscire presto di mattina. Ero da due mesi chiuso lì dentro. Mi hanno accompagnato loro ed ero scortato. E questa cosa la racconto per la prima volta ora. Perché loro quando rientri ti chiamano in confessionale e ti dicono di non raccontare mai nulla di questo durante il programma. La mattina esco e mi fanno mettere occhiali e cappello. Appena esco arrivo al seggio accompagnato da loro. Mostro il mio documento, levo occhiali e cappello e nell’aula le persone erano incredule. Quelli che hanno preso il mio documento hanno preso i telefonini e il poliziotto rimprovera tutti ‘questo è un luogo dove serve privacy togliete i telefoni’. Da questo aneddoto ho capito quello che succedeva fuori, ho avuto la percezione. Io poi voto e quando esco dalla cabina vengo assalito dalle persone. Mi hanno dovuto scortare, oltre a quelli del GF anche la Polizia Municipale, per tornare a Roma a Cinecittà. Allora mi dicevo ‘cavolo sono un concorrente forte se succede questo, allora adesso che rientro gioco anche in funzione di questo’”.

Pare evidente che nonostante ci siano delle misure per evitare che i concorrenti abbiano contatti con il mondo esterno, quei contatti avvengono comunque e offrono preziosi spunti ai gieffini in merito all’indice di gradimento che hanno. E pare altrettanto evidente che, in base a quegli spunti, è umano che poi i concorrenti si tarino su ciò che hanno percepito. Insomma, un aiutino c’è.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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