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Giusy Ferreri, l’antidiva o l’Amy Winehouse italiana. Il paragone pare stridere e invece è più che calzante. In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, la regina dei tormentoni estivi si è raccontata a ruota libera, spiegando come il successo e quella sua voce unica non l’abbiano cambiata. La testa non se l’è mai montata. E per capire come sia rimasta ben salda con i piedi a terra basta sentire la spiegazione del luogo in cui ha deciso di vivere. Nessuna grande città, niente party esclusivi della movida romana o milanese. Con il compagno Andrea Bonomo (professione geometra e conosciuto prima di diventare famosa) e la figlia di 6 anni vive in campagna, in una paesino di 40 anime:

“Abitiamo tra le campagne di Vigevano e Novara, in una piccola frazione tra le risaie. Viviamo in un paesino di 40 abitanti, che arrivano a 60 compresi cavalli, asini e galline, un luogo che ricorda un clima di altri tempi, atmosfere che fanno venire in mente L’albero degli zoccoli di Olmi. Mi appaga, mi piace stare a contato con la natura, la vita è come in una piccola comune, in uno stato d’animo che non ha niente a che fare con la frenesia. È un bellissimo nido, mi aiuta per l’ispirazione e la concentrazione. Il canto degli uccellini mi dà serenità”.

A proposito del compagno, al matrimonio, dopo 15 anni di relazione, ci pensa mai? A quanto pare no: “Per scaramanzia continuiamo su questa strada, non sia mai che il grande passo rompa gli equilibri. Ci sono alti e bassi come in tutte le coppie, ma al momento siamo stati bravi”.

Giusy Ferreri, “Mai stata a Bangkok”

Uno dei suoi successi più celebri è Roma-Bangkok. Curioso sapere che la cantante, nella metropoli asiatica non ci ha mai messo piede. “Sinceramente non ci sono mai stata, ma sicuramente ci andrò”, ha raccontato. E con la capoeira, altro marchio di fabbrica del suo repertorio? “Mai provata, ma è stupenda, me la ricordo a Salvador de Bahia, è molto affascinante”.

In una recente intervista Patty Pravo ha detto che per fare gli artisti musicali c’è bisogno di tanta anfetamina. Una dichiarazione rumorosa che ha gettato qualche ombra sull’ambiente. Giusy Ferreri ne fa uso? No. Per lei la sostanza più stupefacente che esista altro non è che la musica: “C’è bisogno di adrenalina interiore, a me la musica fa questo effetto. Per me la musica è come una droga, non potrei farne a meno“.

Si ritorni al paragona vocale con l’Amy Winehouse italiana. La Ferreri porta tale etichetta con soddisfazione. In effetti non è che l’abbiano accostata alla prima cantante del paesello: “Questa etichetta è un orgoglio e limite. Ovviamente mi rende fiera il paragone con una grandissima artista dalle vocalità uniche che ha conquistato il mondo. Ma dall’altra parte con la mia musica cerco di esprimere originalità ed è come se venisse ad affievolirsi l’idea di autenticità che inseguo”.

Il successo di X Factor e la vita da cassiera

Per la Ferreri il successo non è arrivato prestissimo come per molti altri artisti. A 29 anni riesce ad accedere ad X Factor ed è lì che si realizza la svolta. Se non avesse spiccato il volo allora, avrebbe dato un taglio al sogno di vivere di musica. E infatti ha spiegato che ha visto la partecipazione al programma televisivo come una sorta di “ultima occasione”.

Arrivò seconda, dietro la meteora Aram Quartet. A volerla a tutti i costi in squadra fu Simona Ventura. Giusy ricorda benissimo quanto la conduttrice fu importante in quel frangente: “È stata speciale, se non fosse stato per lei non sarei stata presa. Vide i miei provini precedenti in cui mi avevano detto che mi avrebbero scartato, invece volle conoscermi e sono stata ripescata. Mi disse che cercava una vocalità forte, corposa, che si distinguesse; apprezzò l’originalità della mia voce. Siamo ancora in contatto, ci sentiamo e ci incoraggiamo a vicenda. Lei è proprio SuperSimo“.

Oltre all’etichetta di essere l’Amy Winehouse italiana, ha pure quella di essere l’ex cassiera del supermercato perché, prima di sfondare, fu quello il lavoro che svolse. E lo rimarca con orgoglio. Infatti quando qualcuno sottolinea tale periodo della sua vita non prova alcun prurito:

“Non mi ha dato fastidio, era la verità. Non potevo certo girarmi i pollici fino a 29 anni sperando nel grande sogno, quindi dovevo mantenermi lavorando anche come cassiera part-time, è stato funzionale per seguire la mia passione. I media calcavano su quell’aspetto e non mi piaceva, poteva sembrare ruffiano nei confronti del pubblico”.

I flop sanremesi

Tanti successi, pochi flop. A non andare benissimo sono state le sue quattro apparizioni al Festival di Sanremo, dove è finita sempre nelle retrovie. Nel 2017 fu addirittura eliminata. A proposito di quell’avventura ha svelato un aneddoto che in pochissimi conoscevano. Quando si esibì all’Ariston sapeva già di essere incinta, ma non lo disse pubblicamente, preferendo non sfruttare la notizia a livello mediatico:

“Quell’anno solo agli addetti ai lavori avevo rivelato il mio stato di gravidanza, ero al secondo mese, temevo che potesse essere una nota compromettente. Oltre al disagio personale che mi ha fatto sentire non sicura come al solito, vivevo un’emotività accesa, fluttuavo in una bolla di panico personale come donna, mi sentivo a disagio perché non potevo spiegare che avevo dei timori personali. Non ne ho approfittato, non volevo arruffianarmi il pubblico, non mi piace l’idea del lato umano che distoglie da quello artistico.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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