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Giacomo Urtis rifattoIntervista Rivelo Giacomo Urtis: il racconto di quando ha rischiato di morire

A Rivelo, Giacomo Urtis ha parlato molto di sé. Oltre ad aver spiegato quali sono stati i suoi innumerevoli – e decisamente innovativi – interventi chirurgici a cui si è sottoposto, ha anche raccontato com’è il suo rapporto con Fabrizio Corona e se ha un uomo importante nel suo cuore dopo il flirt con Rodrigo Alves, il Ken Umano. Giacomo ha voluto raccontare anche quei momenti della sua vita che lo hanno fatto soffrire molto, come quello in cui ha rischiato di morire. Queste sono state le sue parole: “Dovevo fare un intervento di liposuzione e mi sentivo stanco. In sala operatoria avevo avuto un problema di fibrillazione cardiaca. Il cuore mi batteva a mille! Terribile. Mi sembrava di aver visto la morte. Ho rischiato di morire durante un’operazione chirurgica. Da allora ho capito che la vita va presa con filosofia e ho assunto dei collaboratori perché prima facevo tutto io. Mi sono dato una calmata anche con gli interventi”.

Giacomo Urtis fidanzato? La confessione a Rivelo

Lorella Boccia ha voluto fare chiarezza sulla sua vita privata. Giacomo Urtis è fidanzato? Se Paola Di Benedetto – anche lei ospite di Rivelo – ha confessato di essere felicemente fidanzata (e ha spiegato anche il vero motivo della rottura con Francesco Monte!), il chirurgo estetico è invece single: “Mi ritengo bisessuale perché ho avuto una fidanzata per tredici anni e poi ho avuto delle parentesi con dei ragazzi. Il Ken Umano è il fidanzato ideale! Però stare con lui è impegnativo. Abbiamo avuto solo degli scambi di baci. Abbiamo avuto un flirt”.

Giacomo Urtis e Fabrizio Corona: è lui il suo uomo ideale!

Il suo uomo ideale è però uno solo. Non è Rodrigo Alves, bensì Fabrizio Corona, col quale ha un rapporto speciale e indissolubile, come ha spiegato durante l’intervista a Rivelo: “Sono legato a Fabrizio Corona. Provo un affetto immenso nei suoi confronti. Per me è come un famigliare o come un fidanzato. Da quando era con Nina Moric, io ero legato a lui. Lo chiamo Tato. In carcere era sempre scherzoso con me per non farmi stare male”.

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