GF Vip Signorini e il peccato originale. Perché tutti rischiano la squalifica. Scoppiano nuovi casi su Zequila e Antonella Elia ma i problemi veri dello show sono più profondi
C’è un peccato originale nel caos che si sta generando attorno al Grande Fratello Vip 4. Quel peccato originale si chiama Salvo Veneziano, e relativa squalifica. Ma procediamo con ordine. Negli ultimi giorni, i fan del reality hanno innescato una rumorosa protesta di ‘cinguettii’ su Twitter coniando l’eloquente hashtag #signorinifuori. A detta di molti, ci sarebbe una disparità di trattamento riguardante gli inquilini della Casa. Due nomi? Antonella Elia e Antonio Zequila: questi i due big che per una parte del pubblico sarebbero ‘privilegiati’ e sarebbero stati preservati dalla trasmissione che avrebbe evitato di mandare in onda in prima serata alcuni loro atteggiamenti alquanto opinabili. Ma torniamo al peccato originale da cui tutto partì e cerchiamo anche di capire perché all’interno della Casa tutti possono essere eliminati da un momento all’altro…
GF Vip: l’unica soluzione è la squalifica?
Salvo Veneziano ha sbagliato pronunciando quelle infelici frasi su Elisa De Panicis? Assolutamente sì. E qui non ci piove. Ma il punto è un altro: da quel momento si è innescato un processo di iper moralizzazione dello show. Una iper moralizzazione che mette alla gogna e a rischio squalifica chiunque pronunci una qualsivoglia sciocchezza. Ed ecco il secondo fulcro: la squalifica di Salvo. Nel momento in cui si è presa tale decisione si è creato un precedente. E prima di confezionare una simile situazione bisogna pensarci bene, perché poi non si torna più indietro. Vale a dire? Che il prossimo ‘Salvo Veneziano’ dovrà essere punito come lui. E se ciò non accade, è ovvio che monti la protesta. Ed è questo ciò che sta accadendo. Dunque? Bisognava lasciare impunito il siciliano? No, ma forse escogitare una punizione dura all’interno del reality. Dura, seria e costruttiva: chi scrive è convinto che si sarebbero presi due piccioni con una fava. Da un lato Salvo avrebbe fatto mea culpa e avrebbe poi rigato senza dubbio dritto rimanendo nel gioco dopo una simile figura (ora invece urla alla disparità di giudizio nelle trasmissioni tv e sui social fa il diavolaccio, non avendo tutti i torti). Dall’altro non si sarebbe creata una minaccia di squalifica ogni tre per due per chi sarebbe arrivato dopo. Con ogni probabilità al televoto lo avrebbero eliminato e ‘giustizia’ sarebbe stata fatta, dal pubblico che è il vero motore del gioco. Invece ora c’è un caos infinito…
I casi Zequila e Antonella Elia
Dunque? Come se ne esce? Difficile dirlo, perché la verità è che chiunque potrebbe essere squalificato da un momento all’altro. Ad esempio Zequila, poche ore fa, discutendo con Adriana Volpe ha detto: “Non sono handicappato”. Antonella Elia, la concorrente più discussa, a colloquio con Asia Valente in sauna, che le ha ricordato un episodio su Licia (“Stava morendo…”), ha risposto con un: “Ecco, bene. Menomale, una coscienza esiste…”. Squalifichiamo tutti? Per l’iper moralizzazione vigente in teoria sì. Altro caso rumorosissimo è stato quello di Clizia Incorvaia e le frasi su Buscetta. Stessa solfa: eliminazione o no? Il reality ha deciso di sì e ovviamente, dopo il caso Salvo Veneziano. Ora però tutti potrebbero essere squalificati: il problema c’è ed è grosso. Defezione su defezione, chi resta nel reality, che fra le altre cose è stato prolungato fino al 27 aprile? Certo si possono sempre inserire nuovi concorrenti, ma come pescarli? Le tre donne fatte entrare al volo – Asia, Teresanna e Sara – sono poco più che conosciute e non certo vip, non ce ne vogliano. Ok, in tempi di emergenza si fa quello che si può ma il rischio di terminare il reality dei ‘vipponi’ con dei ‘nipponi’ che hanno poco da dire non è così remoto. L’unico ‘squillo’ delle tre è stato quello di Asia, finora. Uno squillo per nulla positivo: ha detto ‘down’ a Sossio Aruta con tanto di paternale di Signorini. E poi lo ha ridetto poche ore fa, scoppiando a piangere, accortasi di esserci ricascata. Anche per lei la squalifica? Può darsi.
Il clima inquisitorio al GF Vip che non paga
Intanto sul web imperversa #signorinifuori. Come sopra detto, chi ha creato un tale clima inquisitorio, però, è stato proprio il conduttore – e la stessa produzione dello show naturalmente – che ora si ritrova un giorno sì e l’altro pure delle proteste e delle richieste di squalifica. Il GF Vip dovrebbe essere un programma, per sua natura, ‘leggero’. Quest’anno ha preso invece una piega grottescamente ‘educativa’ che però, alla fine, come è abbastanza facile comprendere, poco educa. Si ribadisce che nessuno sostiene di far finta di nulla su certe uscite poco felici dei concorrenti, ma si può anche pensare a soluzioni veramente educative e costruttive per far comprendere agli inquilini gli errori, al posto di far scendere la mannaia della squalifica. Perché scesa una volta, deve scendere sempre e non a fasi alterne. In tal caso, consiglio spassionato, il cast lo si dovrebbe fare di 40/50 persone, con forze fresche pronte a entrare in corsa. Possibilmente salvaguardando le premesse iniziali. Perché diciamocela tutta: partire con Barbara Alberti (altro caso di bestemmia passato sottotraccia, poi la scrittrice ha abbandonato misteriosamente lo show. Ma questa è un’altra storia) e arrivare con Asia Valente, con tutto il rispetto, non è proprio ciò che era stato promesso. In termini di ‘vippaggio’ e di spessore culturale.