L’edizione 2021/2022 del GF Vip è a un giro di boa. A pochi giorni dal Natale è tempo, per la produzione, di fare il bilancio della prima parte dell’attuale edizione che si appresta ad essere la più lunga di sempre, mentre alcuni Vipponi si aggiungono al cast e altri sono in procinto di abbandonare la Casa più spiata d’Italia.
Il direttore di Canale5 Giancarlo Scheri e il capoprogetto del GF Andrea Palazzo hanno rilasciato un’intervista ai microfoni del settimanale “Chi” nella quale hanno commentato l’andazzo della sesta edizione dello show e le dinamiche che si sono create all’interno del gruppo ben assortito di Vipponi. Alcuni di loro si sono innamorati, altri hanno litigato furiosamente, altri hanno scoperto la “chimica artistica”, altri ancora, come Katia Ricciarelli, hanno “ritrovato la voglia di vivere” grazie al programma.
GF Vip 6, il capo degli autori Andrea Palazzo su alcuni Vipponi
Lo storico capoprogetto del GF Andrea Palazzo ha detto che quest’anno più che mai i gieffini sono stati “sfiancati” per far loro raccontare la loro verità e la loro storia al grande pubblico. Il capo degli autori ha in particolare menzionato alcuni protagonisti di questa sesta edizione: Katia Ricciarelli, Soleil Sorge, Aldo Montano, Manuel Bortuzzo e, immancabilmente, Alex Belli.
Della soprano Palazzo ha detto di lodare la generosità e la sincerità con la quale si è raccontata. Poi ha etichettato Montano come un “vero leader” e Bortuzzo come “un esempio di coraggio e resistenza”. In quanto alla Sorge e a Belli, protagonisti di una delle dinamiche più intricate della storia del programma, Palazzo si è sbilanciato. Secondo lui l’italoamericana è una “fonte inesauribile di spunti che si muove nella Casa con astuta agilità”. Poi, in quanto all’attore parmense:
“Si è ‘incespugliato’, come lui stesso ha confessato, in una storia che è sfuggita al suo controllo. Il teorico della ‘chimica artistica’ è stato chiamato ad affrontare gli effetti delle sue scelte provocatorie e delle sue spregiudicate teorie sulla vita di coppia”.
GF Vip, il successo della sesta edizione
Il GF Vip 6 sta riscuotendo un solido successo. Da qui la decisione di estenderne la durata di tre mesi rispetto al progetto iniziale, come ha puntualizzato il direttore di Canale5 Giancarlo Scheri.
“Quello che ci ha spinto a continuare è il buon andamento in termini di ascolti. Anche quest’anno il GF Vip ha fidelizzato un gran numero di telespettatori, garantendo nelle due serate di programmazione una buona stabilità al palinsesto della rete. Senza contare le ottime performance della programmazione pomeridiana. Un successo che esplode poi anche nelle piattaforme web di Mediaset”.
Scheri ha detto che per ora i vip chiusi nel loft di Cinecittà “stanno funzionando bene” e stanno riuscendo a far appassionare il pubblico, un po’ come i personaggi della Commedia dell’Arte:
“Perchè tutto funzioni ci vogliono i caratteri giusti. L’Innamorato e l’Innamorata, lo Smargiasso, il Servitore scherzoso e truffaldino….”.
Resta da vedere cosa succederà una volta effettuato il ricambio: alcuni Vipponi infatti usciranno dalla Casa e altri invece entreranno, come Eva Grimaldi. Scheri ha poi spiegato che non è stato facile comunicare il prolungamento dell’attuale edizione, che durerà in tutto sei mesi, ai concorrenti. Questa scelta, afferma Palazzo, sembra starsi rivelando vincente così come “il raddoppio”, ossia la scelta di andare in onda due volte a settimana, il lunedì e il venerdì. Ciò sembra aver avuto come conseguenza una maggiore fidelizzazione dei telespettatori che ormai hanno familiarizzato con i gieffini. In più i vari imprevisti “inevitabili” hanno costituito dei veri e propri “twist fondamentali per accendere dinamiche nel gruppo”. Ecco cosa ha detto Palazzo a riguardo:
“Non è stato facile, abbiamo dovuto cambiare molte cose nell’organizzazione del lavoro, ma possiamo essere soddisfatti. Non credo ci sia nei nostri palinsesti un altro programma in grado di resistere, con gli stessi risultati, a un tale livello di esposizione”.
Infine il capo degli autori ha paragonato il GF Vip a un “regalo da scartare”, composto da personaggi che vengono continuamente spinti a “spogliarsi delle proprie maschere e a scavare nei propri dolori” sorprendendo e generando empatia.