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Dal lontano 2000, quando venne trasmessa la prima storica edizione del Grande Fratello, di acqua sotto i ponti ne è passata molta. Televisivamente si tratta di un’altra epoca. Non c’erano i social, la tv generalista era granitica e ‘totalitaria’ (Amazon Prime, Netflix, Sky e altre piattaforme oggi seguitissime manco esistevano). Inevitabile che anche la fruizione dello show da parte del pubblico fosse differente. Pure gli inquilini della Casa più spiata d’Italia erano assolutamente diversi negli atteggiamenti. A quel tempo 10 sconosciuti furono catapultati innanzi alle telecamere 24 ore su 24, in assoluta libertà, senza copioni scritti o idee studiate preventivamente per acchiappare audience.

Quella del 2000 fu un’edizione irripetibile per una serie di motivi. Sul fronte ascolti e share fu un evento eccezionale: 15 puntate seguite in media da 9.8 milioni di utenti, share al 37%. La finale, trasmessa il 21 dicembre 2000, raggiunse persino 16 milioni di persone con il 59.9% di share. Altro che Festival di Sanremo 2022.

Ebbene, il piccolo schermo è cambiato, il reality più spiato d’Italia pure (attualmente conta all’attivo 16 edizioni ‘Nip’ e 6 ‘Vip’). A oggi, visti i tempi di magra che corrono per la tv generalista, la media di 3 milioni di utenti a puntata del GF Vip 6 (19.8% di share) è ritenuta dagli esperti degli ascolti un ottimo riscontro in termini di pubblico. E in effetti così è.

Grande Fratello Vip: approfondimento sugli ascolti e il formato fiction

Analizzando i dati nel dettaglio, Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere della Sera, ha affermato che il programma di Alfonso Signorini “si è trasformato in un jolly che funziona soprattutto in seconda serata, quando la share arriva a toccare il 40% (come è accaduto nell’ultima, insolita collocazione di giovedì scorso, in onda contro il campione delle settimana Doc)“.

D’altra parte l’inizio di ogni prime time è collocato intorno alle 21.45. Considerando la presentazione e l’anteprima degli argomenti che verranno toccati nel corso della diretta, lo show vero e proprio decolla intorno alle 22. Si fa in fretta a capire che ormai il GF Vip parte nel pieno di quello che prima era considerato un prime time, inglobando completamente la seconda serata, in quanto si protrae fino all’1.30 circa.

Sempre esaminando l’edizione attualmente trasmessa, il punto più basso per gli ascolti lo si è avuto nella seconda puntata, a settembre: 2 milioni di spettatori, il 14,7% della platea. Signorini ha poi avuto l’illuminazione, riuscendo a trasformare in oro una storiella come tante, fatta di amore e intrecci. Altrimenti detto ha costruito e diretto la soap opera del ‘triangolo’ tra Delia Duran, Soleil Sorge e Alex Belli come se fosse una fiction a puntate.

Al di là di discorsi morali, i freddi numeri hanno dato ragione al direttore di Chi Magazine che via via ha saputo incrementare il proprio pubblico: l’esito di tale operazione lo si è potuto notare lunedì 24 gennaio, con la puntata più vista (3.719.000 spettatori medi, 23,6% di share). Fuor di dubbio che Signorini abbia ‘manovrato’ assieme al ‘triangolo’ (in diverse occasioni preservato attraverso immunità date ad hoc), che si è e si sta prestando tuttora alla recita.

Grande Fratello Vip: sui social secondo solo ad Amici di Maria De Filippi

C’è anche da rilevare che il GF Vip è un programma complesso, capace di creare intrattenimento su più canali e in maniera trasversale. Sempre come sottolineato da Aldo Grasso, nella scorsa settimana, le interazioni social che hanno riguardato il Grande Fratello Vip sono state 2,8 milioni (Facebook 12%, Instagram 50% e Twitter 39%.

Raffrontandolo con gli altri show, il GF è arrivato secondo solo ad Amici di Maria De Filippi. C’è anche una larga fetta di appassionati che si ciba quotidianamente del reality attraverso il web: la fruizione on-line, specie delle clip, ha raggiunto oltre 5 milioni di ore nella settimana. Per quel che riguarda il target, il pubblico della trasmissione è giovane (30% fra 25 e 34 anni) e molto femminile (24% di share sulle donne).

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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