Skip to main content

gerry scotti amici speciali strisciaGerry Scotti in confidenza: quel che non si vede di Striscia la Notizia e ‘l’impressione’ avuta ad Amici Speciali

Gerry Scotti a ruota libera. Il conduttore Mediaset ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui ha fatto il punto sulla tv attuale e quella del futuro. Inevitabile che si toccasse il tasto del mutamento in atto del piccolo schermo, che, per far fronte all’emergenza sanitaria e alle norme anti contagio, ha dovuto rivoluzionarsi. Gerry ha vissuto e visto tutto ciò quotidianamente, non essendosi mai fermato. Infatti è stato regolarmente presente sia dietro allo storico bancone di Striscia la Notizia sia in qualità di giurato ad Amici Speciali di Maria De Filippi…

Gerry Scotti: il dialogo con Pier Silvio Berlusconi e Michelle Hunziker prima di iniziare Striscia

Scotti spiega che, prima di tornare a Striscia, Pier Silvio Berlusconi gli ha lasciato carta bianca, invitandolo a scegliere in piena tranquillità. Alla fine Gerry si è confrontato anche con Michelle Hunziker e ha deciso di andare in onda in una situazione surreale. “Eh, lo studio senza pubblico… Il cambiamento è stato radicale. Ma quando ho debuttato a Striscia, 23 anni fa, trasmettevamo da due piani sotto terra e senza nessuno. Per certi versi, è stato un tornare alle origini”. Cosa non si vede sul piccolo schermo? “Guanti, mascherine e misurazione della febbre sono diventati automatismi. È meno facile vedere gli autori a cinque metri uno dall’altro, sarte e tecnici sparpagliati sugli spalti dello studio vuoti… perfino Antonio (Ricci, ndr.) ha rinunciato a stare in regia e si è messo lì, per farci sentire non abbandonati. I capannoni Mediaset di solito pieni di gente e ora sigillati fanno impressione”.

Gerry Scotti, Amici Speciali: “Non potevo non esserci

Gerry è tutt’ora impegnato anche ad Amici Speciali (che sostiene la Protezione Civile). Come è andata fino ad ora? “Non potevo non esserci, anche se ogni volta per raggiungere Roma da Milano ci vogliono sei ore. L’impressione più grande è stata entrare in quello studio: era una bolgia, ora è vuoto. Una sensazione mai avuta. Il varietà sarà il genere che soffrirà di più”. Spazio ai quiz: “Probabilmente già prima dell’estate registreremo le nuove puntate di Caduta libera. Certo, farà impressione farlo senza le solite 300 persone vocianti che avevo attorno. Ma abbiamo avuto due o tre ideuzze per sentirci connessi. Poi sono riuscito a registrare anche Chi vuol essere milionario in Polonia, rientrando due giorni prima della chiusura… chissà come sarebbe stato fare la quarantena lì”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.