Chissà se Gianluca Vialli starà già insegnando agli angeli qualche trucco per fare gol. E chissà cosa penserà, guardando giù, nel vedere i cotanti omaggi che li sono stati indirizzati. Lui che è sempre stato ultrà riservato, che di finire al centro della mediaticità non gliene mai importato un ficosecco. Ogni sua apparizione, ancora prima che la malattia lo aggredisse, era centellinata. Così come erano centellinate le sue parole. Guai a sprecarne o a dirne qualcuna fuori posto. Se non si ha nulla da dire meglio tacere, altrimenti lo si dica con serenità e consapevolezza. Una filosofia di vita saggia. Anche perché lui era saggio. E per capire da dove arrivava tale squisita dignità basta guardare alle decisioni prese in queste ore dalla sua famiglia di origine e da quella che ha costruito con la moglie Cathryn White Cooper, dalla quale ha avuto le due figlie Olivia e Sofia.
Come riferisce il Corriere della Sera, Vialli, prima di spirare, ha lasciato precise istruzioni circa lo svolgimento del suo funerale. E ciò che non ha sottolineato apertamente – ma che comunque sarà fatto – altro non è che una conseguenza naturale del suo modo di vivere e di quel che ha ereditato dalla sua famiglia. In queste ore i suoi cari sono riuniti nel dolore a Cremona. A piangere la prematura scomparsa di Gianluca ci sono i suoi fratelli e i suoi due genitori anziani, il padre Gianfranco, di 92 anni, e la mamma Maria Teresa (detta Marioli), 85enne.
A Londra, invece, c’è la moglie Cathryn, con le figlie Olivia e Sofia. Sia la famiglia di origine sia quella che Vialli ha costruito sono unite da un tratto comune, come dire da una parola d’ordine: riservatezza. Per questo si è deciso che i funerali saranno in forma strettamente privata. Si svolgeranno nella capitale inglese. Sempre come spiega il Corsera, la data non è ancora stata fissata e in ogni caso non sarà comunicata. Motivo? Le persone più vicine a Vialli vogliono tenere lontana dai riflettori la loro sofferenza ed evitare che una folla di appassionati e tifosi si presentino alla cerimonia.
Non una mancanza di rispetto nei confronti dei fan e di chi vorrebbe dare l’ultimo saluto all’ex stella di Juventus e Sampdoria. Semplicemente un modo sacrosanto di voler vivere un doloroso lutto e ciò che ne consegue. Senza dubbio Gianluca avrebbe voluto così. Tuttavia, al momento, secondo quanto trapelato, il giorno dei funerali non sarebbe ancora stato fissato in quanto le procedure burocratiche londinesi pare che richiedano tempi non brevissimi.
Vialli ha voluto organizzare un “funerale allegro”
Vialli, riferisce sempre il quotidiano di via Solferino, “si è però raccomandato con i membri della famiglia che gli sono stati accanto di non organizzare “un addio grigio”: Luca voleva un “funerale allegro”, con un ossimoro che ora fa ancora più commuovere, una giornata da trascorrere nei ricordi di chi gli ha voluto bene. Non sarà certo facile”.
Lunedì, invece, a Cremona sarà celebrata una Messa nella parrocchia di Cristo Re, nel quartiere Po, ossia in quel luogo in cui c’è il campetto dell’oratorio. In quel lembo di terra ed erba Gianluca ha tirato i primi calci al pallone da bambino. Alcuni suoi familiari sembra che avessero inizialmente pensato di far celebrare la messa in Duomo, ma la mamma di Gianluca ha insistito perché l’addio fosse a Cristo Re. Lì tutto è iniziato e lì è giusto che ci sia l’arrivederci.