Skip to main content

Alla luce dei risultati delle Elezioni Politiche 2022 (anzi, per essere più precisi, ai commenti allo spoglio dei voti) Francesco Facchinetti ha messo mano alle sue Instagram Stories per un duro sfogo riguardante non tanto i risultati quanto piuttosto le reazioni politiche da parte del “popolo del web” e di alcuni suoi colleghi. Quello di cui Facchinetti si è lamentato, in estrema sintesi, è l’utilizzo decontestualizzato di alcuni termini molto specifici che sono stati usati, a detta sua, a sproposito.

Le parole in questione, fra le tante, sono “fascismo” e “resistenza”. Il manager ha tuonato rispetto al fatto che la maggior delle persone, secondo lui, non avrebbe la benché minima idea di cosa significhi vivere sotto un regime davvero fascista. Non finisce però qui.

Di fascismo in questi giorni si è parlato in lungo e in largo, alla luce della vittoria alle Elezioni del partito di (centro) destra di Giorgia Meloni. Chi invece ha utilizzato nello specifico il termine “resistenza” è stata una persona in particolare: Francesca Michielin. La cantante, molto attiva sui social in materia di diritti civili, ha scritto poche ore dopo le elezioni un tweet utilizzando questa parola, ricevendo però un effetto contrario rispetto a quello sperato. Sono stati in tanti, infatti, a massacrarla per l’utilizzo del termine, con retweet e risposte al vetriolo.

Che Facchinetti stesse facendo riferimento a lei è possibile: la tempistica e i precedenti, d’altra parte, sembrano parlare piuttosto chiaro. Qui sotto le sue dichiarazioni:

Qualcuno addirittura scomoda parole come “resistenza” quando non sapete un ca… della resistenza, non c’eravate quando c’era la resistenza. Io ho avuto un nonno partigiano e mi ha raccontato che cos’era la resistenza ma nonostante questo non so un caz.. della resistenza quindi non dico la parola “resistenza”, usate le parole giuste, usate la parola “opposizione”, perché le parole hanno un peso.”

Francesco Facchinetti parla del caso Giulia Torelli

Il “figlio dei Pooh” sarà pur rimasto sul generico senza riferimenti precisi, ma ha fatto cenno anche ad un caso in realtà molto specifico di cui si parla da ore. Protagonista è l’influencer Giulia Torelli, nota negli ambienti milanesi per essere un’esperta di “decluttering“, cioè gestione degli armadi. L’imprenditrice digitale ha caricato ore fa via Instagram delle Stories dove si lamentava del fatto che i “vecchi” in Italia possano ancora votare. Il suo video sfogo è stato poi caricato sul profilo di Selvaggia Lucarelli, che ha messo l’influencer alla gogna.

In poche ore il nome di Giulia Torelli è schizzato in vetta ai TT italiani, con decine di tweet contro di lei. Parlando delle dichiarazioni della webstar, Facchinetti ha commentato:

Qualcun altro addirittura ha detto che non bisognerebbe far votare i vecchi, che i vecchi non devono avere diritto di voto in questo paese perché non sanno chi votare e si sostiene che i vecchi non sappiano niente e la Meloni ha vinto grazie ai vecchi. Capite l’assurdità?. Ora, io non ho votato la Meloni e, tra l’altro, uso una parola che leggo un sacco di volte in questi giorni: non sono fascista. Ma come ca… si fa a scrivere ancora la parola “fascista”? E pensare che l’Italia possa ritornare ancora com’era in regime fascista […] Ma sapete che ca… state dicendo o no? O c’è un’ignoranza allucinante tale che vi permette di scrivere parole con un peso profondo, con un dolore intrinseco che non sapete neanche che caz*o vogliono dire?

Alberto Muraro

Appassionato di musica, sono "multilingue e multitasking". Credo, in tutta onestà, di essere il massimo esperto italiano di casa Ferragnez. Sogno di condurre l'Eurovision Song Contest, in attesa di tornare in veste di inviato al Festival di Sanremo. Ho scritto anche un libro, Linea 148.

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.