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Chi pensava, a onor del vero un po’ tutti, che il trasloco su Nove avrebbe fatto calare gli ascolti di Che Tempo Che Fa, si è dovuto ricredere. Chi addirittura ha preventivato un flop, meglio che non parli per un bel po’ di previsioni televisive. Ciò che sta accadendo è un qualcosa di unico. Un caso simile, a memoria, non lo si ricorda: un programma che transita da una rete a un’altra, per di più meno seguita (Nove ha ascolti in media più bassi di Rai Tre), e che non perde nemmeno un poco del suo pubblico è infatti un qualcosa di poco immaginabile.

Come detto, in pochi si aspettavano che Fabio Fazio facesse simili numeri su Nove. Una previsione assennata era quella che pronosticava un 6/7% di share e 1 milione e qualcosa di utenti a puntata. Numeri che sarebbero stati comunque buoni. E invece Che Tempo Che Fa, nelle prime tre puntate, nella parte più corposa del programma è sempre andato oltre i 2 milioni di utenti. Solo Rai Uno con la fiction Cuori ha fatto meglio. Fazio ha persino strapazzato Gerry Scotti su Canale Cinque, in onda con un rivedibile Caduta Libera, inchiodato a 9.8% e con 1.4 milioni di utenti raggiunti.

Report su Rai Tre, che appunto è andato a sostituire CTCF, nell’ultima puntata ha avuto il 5,9%, di share e 1.1 milioni di utenti. Fazio l’ha doppiato con 2.135.000 milioni di spettatori e il 10.7%. Chissà cosa ne pensano i nuovi dirigenti Rai che hanno fatto di tutto per far sì che l’imprenditore ligure facesse le valigie.

Ma si torni al ‘travaso’ di pubblico. Che Tempo Che Fa ha praticamente portato su Nove tutti gli utenti che seguivano la trasmissione su Rai Tre. Un fatto eccezionale. Chi è un poco esperto di tv sa bene che il cambio di rete per un programma non significa in automatico spostare un pubblico intero. Anzi, quasi sempre si perdono strada facendo spettatori, soprattutto se si transita su una rete minore. CTCF no, roba da studiare e che certifica che gli utenti affezionati a Fazio sono ultrà fedeli e per nulla passivi.

Per dirla in gergo, non sono i “telemorenti” che si sintonizzano sulle reti Rai e Mediaset al di là di quel che viene proposto; trattasi di persone appunto attive, che scelgono cosa guardare. Tutta manna dal cielo anche a livello di introiti pubblicitari. Fazio può sorridere, anzi può proprio ridere a crepapelle!

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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