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Fiorella Mannoia Eleonora Daniele

Storie Italiane diretta, tra gli ospiti Fiorella Mannoia: il messaggio ai lavoratori al primo di maggio

Fiorella Mannoia è stata tra gli ospiti di Storie Italiane di oggi. È ritornata a ribadire l’importanza del lavoro in questo lungo periodo di quarantena e ha sottolineato quanto strano possa risultare fare gli auguri di un buon 1° maggio. Durante la puntata, la cantante di Quello che le donne non dicono ha anche voluto porre l’attenzione su una delicata tematica, quella sulla violenza contro le donne; violenza che non è purtroppo scomparsa in questi giorni di quarantena, anzi, alcune di loro sono costrette a convivere con mariti o fidanzati che le maltrattano.

Fiorella Mannoia a Storie Italiane: “Strano fare gli auguri, alcuni rischiano la propria vita”

A Storie Italiane, Fiorella Mannoia ha sottolineato quanto sia diversa questa Festa del lavoro rispetto a quelle degli anni passati: “Buon primo maggio. Anche se è così strano fare gli auguri in questa giornata. Si spera di ritornare presto a lavorare”. E poi ha voluto rivolgersi a tutti quelli che ogni giorno lavorano duramente, rischiando di contrarre il Coronavirus: “Auguri a tutti quei lavoratori che non hanno smesso di lavorare, mettendo a rischio la propria salute. Questa è davvero una situazione critica: la salute prima di tutto, ma oggi che è la Festa dei lavoratori bisogna riflettere su quello che ci sarà, sul fatto se i lavoratori potranno ritornare a lavorare, se troveranno il proprio posto di lavoro. Faccio gli auguri a tutti affinché possano ritornare presto al proprio lavoro”.

Violenza sulle donne in quarantena, l’appello di Fiorella Mannoia

Si è passati successivamente a parlare di donne. Dopo lo sfogo di Eleonora Daniele su alcuni padri, la Mannoia ha posto l’accento su ciò che sta accadendo all’interno delle mura domestiche di alcune famiglie: “Solo in questo periodo sono state uccise 8 donne. Con la convivenza forzata… si può immaginare! Per le donne che subiscono violenza domestica e non possono uscire, la situazione è diventata allarmante. Ho aderito a un’iniziativa delle Pari opportunità: quelle donne in stato di necessità e bisogno possono chiamare il numero 1522”.

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