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Federica Pellegrini matteo giuntaFederica Pellegrini preoccupata per suo fratello dopo il discorso del premier inglese

Il discorso del primo ministro inglese Boris Johnson ha letteralmente sconvolto l’opinione pubblica. Stando alle sue dichiarazioni della giornata di ieri, il popolo inglese dovrà “abituarsi a perdere i propri cari prima del tempo”. In una condizione così critica causata dalla diffusione del Coronavirus, l’Inghilterra sceglie quindi di non agire e continuare a vivere la quotidianità come se nulla fosse successo. Parole che hanno turbato parecchio anche la campionessa di nuoto italiana Federica Pellegrini: proprio nella capitale inglese c’è suo fratello Alessandro Pellegrini, che vive e lavora da anni in Gran Bretagna. Intervistata per La Repubblica, la veneta ha raccontato dei suoi timori per la famiglia ma ha anche lanciato un messaggio di speranza e solidarietà rivolto a tutto il Paese.

“Sono scioccata per dei discorsi così fuori di senno”

“All’inizio forse l’abbiamo presa sottogamba, pensando che fosse una febbre più brutta delle altre. Ero preoccupata per mia mamma che è immunodepressa ed è un soggetto a rischio e per mia nonna vista l’età. Però adesso sono rinchiuse in casa controllate da mio padre e sono più tranquilla”, ha dichiarato la Pellegrini. Poi però, il pensiero è volato verso Alessandro: “Temo per mio fratello Alessandro che lavora a Londra dove si parla di contagio di gregge e dove il primo ministro dice di prepararsi a perdere i familiari: sono scioccata per dei discorsi così fuori di senno. Io mio fratello sono pronta ad andarmelo a prendere a piedi per riportarlo in Italia.

“Siamo tutti uniti, pensiamo positivo”

Infine, la campionessa ha voluto mandare un messaggio per tutti gli italiani:Io sono convinta che quando ne usciremo ci servirà a essere più rispettosi e a fare anche un po’ più gioco di squadra. A sentirsi forti come italiani. Riscoprire il valore delle regole e dell’appartenere a una comunità. Siamo tutti uniti, siamo tutti insieme in questa emergenza. Teniamo duro e pensiamo positivo e aspettiamo. Non possiamo fare altro”.

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