Skip to main content

La dichiarazione pubblica di Fabio Fazio sul suo futuro incerto in Rai è arrivata puntuale come un orologio svizzero, anche quest’anno. Il conduttore di Che tempo che fa, chiacchierando con lo storico Paolo Mieli nel corso della puntata andata in onda il 14 marzo 2021 su Rai 3, ha lasciato trapelare quanto segue: “Io qui finisco a maggio, poi non lo so cosa farò. Adesso ci penso”.

Un’esternazione en passant, ma che di en passant ha ben poco. Con tutti i precedenti, difficile che Fazio abbia rilasciato la frase di cui sopra per sbaglio. Da qualche anno è la solita solfa: con l’avvicinarsi della chiusura della stagione televisiva, ecco riaffacciarsi il tormentone “Fazio resta in Rai, Fazio lascia”. La questione si aggancia anche a una serie di polemiche di vecchia data: “Fazio guadagna troppo, Fazio è il produttore del suo talk e lo vende alla Rai quindi c’è un presunto conflitto di interessi” etc. etc.

Inoltre, a riprova che pure quest’anno la vicenda la si vuole portare nel dibattito pubblico, c’è il tweet del profilo social di Che Tempo Che Fa, che ha rilanciato proprio lo stralcio in cui il giornalista riflette sul suo futuro. Insomma, di en passant, lo si ribadisce una volta di più, c’è ben poco.

https://twitter.com/chetempochefa/status/1371226574020882434

A che gioco si sta giocando? Al solito, a quanto pare. E, se è buono il detto ‘Il troppo stroppia’ o anche quello che recita che ‘Il gioco è bello quando dura poco’, qualcuno inizia a stufarsi della consueta manfrina relativa al contratto di Fazio che è in scadenza. Ma c’è di più, stavolta.

A breve scadrà anche l’incarico dell’amministratore delegato Rai Fabrizio Salini; i contratti in scadenza dovranno affrontare una situazione transitoria. E quando si cambia si sa che ci possono essere degli scossoni. E chissà che qualcuno non venga ‘disarcionato’ dalla propria posizione. In aggiunta, con un nuovo contratto, Fazio e il servizio pubblico dovrebbero in qualche modo trovare una soluzione per la questione particolare del conduttore: secondo la nuova policy Rai un presentatore non può essere produttore dello show che conduce, come accade oggi con il giornalista savonese.

Al netto di tutto ciò, sarebbe auspicabile che le parti interessate cercassero di risolvere la vicenda internamente, senza renderla di pubblico dominio (si tratta di una trattiva per un rinnovo contrattuale, non di Sanremo). A quanto pare Fazio, però, tiene in particolar modo a far sapere urbi et orbi la sua condizione contrattuale attuale.

Non ci si stupirà se da ora in avanti, per qualche mese, riprenderà il classico can can mediatico relativo al futuro del conduttore. Che poi, detto francamente: Fazio sarà pure bravo e farà pure dei buoni ascolti, ma se dovesse lasciare la Rai non si prevedono sommosse popolari. Perché in fin dei conti, sempre appellandosi ai proverbi, ‘tutti sono utili ma nessuno è indispensabile’. Tantomeno è indispensabile che ogni anno ci sia il dibattito ‘Fazio dentro o fuori dalla Rai’. La storia pare proprio che abbia stufato un po’ tutti.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.