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Francesca Fagnani, dopo il caso sollevato da Striscia la Notizia in merito ai lussuosissimi gioielli sfoggiati a Belve durante le interviste, ha offerto la sua versione dei fatti, dicendosi profondamente offesa dal servizio dedicatole dal Tg satirico di Antonio Ricci e spiegando la provenienza dei costosissimi oggetti. Per chi non avesse seguito la vicenda, ecco in breve cosa è accaduto: pochi giorni fa Striscia ha mandato in onda un video in cui ha rivelato che le collane, gli anelli e gli orecchini sfoggiati dalla giornalista nel corso delle sue chiacchierate a Belve hanno un prezzo complessivo di 110mila euro. Il programma di Canale Cinque, con la sua consueta irriverenza, ha lanciato il sospetto che la Fagnani stesse sponsorizzando il brand dei suddetti gioielli, cosa che una giornalista non potrebbe fare per questioni etiche e professionali.

Nelle scorse ore la conduttrice ha replicato a Striscia, che, tra le altre cose, aveva sottolineato come la Fagnani aveva già indossato in altre apparizioni mediatiche i gioielli lussuosi dello stesso marchio usati a Belve (i monili sono stati sfoggiati dal volto televisivo Rai anche a Sanremo e sulle copertine di Vanity Fair e Oggi).

Il comunicato di Francesca Fagnani

“Caro Antonio e cari amici di Striscia la notizia – ha esordito la Fagnani in un comunicato spedito a Dagospia –e immagini che avete trasmesso nel vostro programma nella puntata di ieri, che mi riguardano, inducono il pubblico a ritenere che possa avere ricevuto un qualche vantaggio dall’indossare determinati articoli nel corso del mio programma televisivo. Varrebbe a dire che avrei violato sistematicamente la legge professionale, le norme che regolano il mio rapporto con la Rai e soprattutto tradito quello con il pubblico. Questa è una rappresentazione che mi offende profondamente perché falsa e quindi dannosa”.

La giornalista ha quindi smentito di aver promosso una sponsorizzazione, il che significa che non ha ricevuto alcun compenso dal brand per indossare i gioielli. Dall’altro lato ha lasciato intendere chiaramente che i preziosi oggetti dal valore di 110mila euro non sono suoi. “Vero piuttosto è che questi, senza che venga data in alcun modo riconoscibilità ai produttori che li forniscono, vengono resi disponibili gratuitamente di volta in volta in prestito per la sola intervista. Nessun vantaggio ne beneficio ne deriva, né per me né per altri, se non esclusivamente quello di non dover acquistare accessori a completamento del mio abito di scena.“, ha sottolinea la giornalista.

Ricapitolando: Fagnani non sponsorizza alcunché, però i gioielli non sono suoi ma vengono messi a disposizione dal brand gratuitamente per completare i suoi outfit. E naturalmente ci si premura di non mostrare alcun marchio, altrimenti sarebbe pubblicità occulta. Dunque non c’è alcun illecito. Sorge però una domanda: il brand in questione perché presta gioielli gratis a una conduttrice tv? La risposta è alquanto banale: sicuramente non per bontà, ma per avere in qualche modo un ritorno di immagine. Altrimenti la logica di una simile operazione sfugge.

La difesa di Francesca Fagnani

Nessun vantaggio né beneficio ne deriva, né per me né per altri, se non esclusivamente quello di non dover acquistare accessori a completamento del mio abito di scena”, ha aggiunto Fagnani. In realtà un beneficio c’è: la giornalista usa gratuitamente gioielli costosissimi e l’azienda che li fornisce, seppur si ripete che il marchio non è menzionato, ne potrebbe ricavare un ritorno di immagine.

Quello che è andato in onda – ha concluso Fagnani – mi espone evidentemente a un giudizio negativo da parte del pubblico, fuorviato dalla vostra ricostruzione nel giudicare negativamente me e la mia condotta. La mia esperienza lavorativa e la correttezza del mio operato sono beni preziosi che ho sempre protetto e difeso da qualsiasi aggressione. Confido davvero che questa mia possa bastare nel chiarire la vicenda”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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