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Lilli Gruber ha per un attimo lasciato la sua ‘casa’ di La7, dove quotidianamente conduce l’ottimo Otto e Mezzo, per fare tappa su Nove, a Che Tempo Che Fa, per un’intervista con Fabio Fazio con cui ha presentato il suo ultimo libro, intitolato ‘Non farti fot*re’. Il volume sarà disponibile nei negozi a partire da martedì 16 aprile. Poco prima dell’entrata in studio dell’ex parlamentare, il padrone di casa Fazio ha scandito l’editore dell’opera e pure il titolo. Alla Gruber tale passaggio è sfuggito. O forse no. Fatto sta che appena si è seduta ha fatto una maliziosa battuta sul conduttore che infatti ha fatto una faccia che è stata tutta un programma.

“Ho visto che hai fatto un po’ fatica a dire il titolo”, ha dichiarato la Gruber non appena ha preso parola. Fazio, alquanto spaesato e preso in contropiede, ha balbettato un “no, no”. La collega ha ripreso la parola: “Io che sono sempre una gran signora… Non farti fottere. Sì, è un titolo molto forte”. In realtà non si è ben capito il senso della stilettata a Fazio. Se voleva essere una semplice battuta, è uscita male (la faccia di Fazio basita a conferma di ciò). Se invece c’è un altro senso, beh, è comunque stata un’uscita non proprio azzeccata.

Spazio poi al tema trattato nel libro, la fruizione digitale di materiale per adulti. “La media di minorenni che accede a tali contenuti per la prima volta ha tra i 10 e i 12 anni”, ha informato la conduttrice di Otto e Mezzo che ha poi snocciolato i nomi dei siti pornografici che hanno una sorta di oligopolio in rete.

Nello scrivere il libro la Gruber ha anche raccolto diverse testimonianze. “Sapete – ha dichiarato la giornalista – che c’è aumento di ragazze che vogliono ricorrere alla chirurgia plastica genitale, perché o glielo chiedono i fidanzati o perché vogliono essere come le pornostar?”

Quindi l’appello finale alla politica: “Per favore, politici, date l’educazione sessuale obbligatoria come materia nelle scuole, siamo il fanalino di coda in Europa. E niente gratuità, perché è tutto gratuito”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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