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Giorni infuocati sul web e in tv: due casi hanno catturato l’attenzione dell’opinione pubblica in questi giorni. Entrambi si legano al tema relativo all’omotransfobia, sul quale il tormentato ddl Zan vorrebbe mettere una pezza inasprendo le misure (il centrodestra fino ad ora ha osteggiato il provvedimento). Stiamo parlando del discorso fatto da Pio e Amedeo nel corso dell’ultima puntata di Felicissima sera! (Canale Cinque) e dalla bomba lanciata da Fedez, che ha parlato di censura riferendosi alla Rai.

In queste ore si è scritto tanto, di tutto e di tutti. Moltissimi gli esponenti politici e del mondo dello spettacolo che hanno commentato entrambe le vicende sopracitate. Per quel che riguarda il caso Pio e Amedo, il pubblico e la critica si sono spaccati: c’è chi ha trovato originale e non ipocrita il loro intervento e chi invece lo ha ritenuto lesivo e offensivo nei confronti della comunità Lgbtq. Discorso differente per Fedez, che ha trovato largo consenso.

Pio e Amedeo e il caso Rai-Fedez: parla Mentana

Un’opinione originale e una chiave di lettura differente su entrambe le vicende l’ha offerta Enrico Mentana, guru del giornalismo italiano. Il ‘Direttore’, piuttosto che dire ‘giusto’ o ‘sbagliato’, ‘bene’ o ‘male’, ‘offensivo’ non ‘offensivo’, ha invitato ad una riflessione, senza volersi pronunciare con un giudizio secco. Nel farlo ha menzionato un altro caso mediatico di questi giorni, quello relativo al duetto musicale inedito che ha visto protagonisti Checco Zalone ed Helen Mirren.

‘Chicco’, su Facebook, ha scritto: “Se esponenti politici di ogni ordine e grado sui temi della lotta all’omotransfobia, del politically correct e del diritto vaccinale sono costretti a inseguire, copiare, criticare e ripostare Fedez, Pio e Amedeo e Checco Zalone, non significa forse che c’è più vita nel mondo dello spettacolo che sotto il cielo grigio della politica?”

Mentana, in un secondo post, ha aggiunto: “La straordinaria faccia di bronzo dei leader politici che si schierano con Fedez contro la censura di dirigenti Rai. Dirigenti che loro stessi hanno scelto e nominato, continuando da allora a oggi a sommergerli, in prima persona o attraverso i portavoce, di segnalazioni e raccomandazioni”.

Fedez e la bufera sulla Rai

Le dichiarazioni di Fedez hanno provocato un terremoto in casa Rai. La politica è andata in subbuglio, i vertici di Viale Mazzini hanno smentito di applicare la censura, come invece sostenuto dal cantante milanese. Dal canto suo il marito di Chiara Ferragni ha controreplicato, non indietreggiando di un millimetro. Sulla questione è addirittura intervenuto l’Ad Rai Fabrizio Salini, che ha fatto sponda con l’azienda, ha dichiarato che nel servizio pubblico radiotelevisivo non c’è alcuna applicazione di ‘bavagli’ preventivi. Fatto sta che il caso è deflagrato ed ora fermarlo è impossibile.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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