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Barbara d’Urso fuori anche dalla domenica pomeriggio di Canale Cinque. A lanciare la notizia è Dagospia che già nelle scorse settimane aveva paventato un simile scenario. Ora il portale diretto da Roberto D’Agostino (che aveva pure anticipato tutti, rendendo noto con largo anticipo la chiusura di Live) scrive che nella prossima stagione tv, quella che coprirà l’arco settembre 2021 – maggio/giugno 2022, Domenica Live non andrà più in onda. A conti fatti, la d’Urso dovrebbe rimane al timone soltanto di Pomeriggio Cinque. Pure del Grande Fratello Nip, altro programma che la stessa Barbara aveva annunciato negli scorsi mesi, non vi è traccia al momento.

Per quel che invece concerne ‘Live’, nonostante quando ne è stata annunciata la chiusura anticipata si è parlato di una sospensione temporanea e di un ritorno in onda a settembre, non dovrebbe più vedere la luce, spiega sempre Dagospia. Anche GossipeTv, in tempi non sospetti, aveva scritto che sarebbe stato difficile rivedere trasmesso il talk.

“Domenica Live, tornato in onda con la versione allungata, sta ottenendo ascolti flop (tra il 10-12% domenica 2 maggio). Si lavora al dopo, sul cosa programmare e soprattutto su quali volti puntare. A Mediaset però un punto è chiaro da anni: si “caccia” qualcuno senza ammetterlo. Insomma una chiave per giustificare l’operazione va trovata. “Nuovi progetti”, la soluzione più gettonata”. Così Dagospia annuncia la chiusura del talk. Per ora i canali ufficiali Mediaset non si sono pronunciati. E sicuramente non lo faranno a breve: la prova del nove sarà la presentazione dei palinsesti, che avverrà tra qualche settimana.

Barbara d’Urso, ascolti in calo e format usurati

Anche se ufficialmente Mediaset, per la chiusura di Live – Non è la d’Urso (e forse quella di Domenica Live), non ha parlato di bassi ascolti, i numeri certificano che negli ultimi mesi i programmi condotti da Barbara stanno annaspando non poco sul fronte share e Auditel. Ma perché si è verificato ciò?

Le cause della diminuzione di pubblico sono diverse e complesse. In primis è bene sottolineare una banalità: non c’è nulla di eterno, tantomeno i programmi ‘ursiani’. Per quel che invece riguarda l’analisi televisiva, si nota che il poderoso calo di ascolti è coinciso con l’avvento della pandemia. È come se il pubblico, sul monotema Covid, che ha occupato tutti i canali tv dal febbraio 2020, preferisca affidarsi ad altre voci (vedi ad esempio Mara Venier – Domenica In, Alberto Matano – La vita in diretta, Fabio Fazio – Che Tempo Che Fa, Massimo Giletti – Non è l’Arena: tutte trasmissioni concorrenti che rispetto alla d’Urso hanno visto lo share alzarsi).

Ma c’è dell’altro, ossia l’usura dei format: i continui parapiglia tra vip e vippini pare che abbiano ormai stufato non pochi telespettatori. Se fino a poco tempo fa le storie gossippare di figure come Paola Caruso, Luigi Mario Favoloso, Elena Morali etc etc trovano attenzione, ora ciò non si verifica più. O almeno non nei termini e nei numeri delle scorse stagioni dei talk d’ursiani. Forse si è davvero alla fine di un’epoca televisiva. E forse anche Mediaset lo ha compreso.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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