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Intervista spigolosa a Domenica In: il padre di Rossano Rubicondi, Claudio, ha concesso una lunga chiacchierata a Mara Venier, snocciolando le cause profonde che hanno portato il rapporto con il figlio a incrinarsi, a tal punto che, anche in punto di morte, l’ex concorrente de l’Isola dei Famosi non ha avvisato la sua famiglia circa le sue gravi condizioni di vita. In studio avrebbe dovuto esserci anche la moglie di Claudio che però alla fine ha preferito declinare l’invito. “Mia moglie non se la sente”, ha riferito Claudio. Nel talk è inoltre stata fatta finalmente chiarezza sulle cause che hanno portato il 49enne al decesso: a rivelare le tappe della malattia di Rubicondi l’amico Roberto Manfè, italiano che dimora a New York.

“Ci sentivamo poco. Non ce l’aveva con me. Io ho tre figli, Roberto e Riccardo, poi Rossano, il più piccolo. Lui è stato sempre esuberante, un Mercurio che sfuggiva sempre. Lui era accattivante, ma poi se ne andava, per gli affari suoi. Sempre stato sfuggente con tutti”. Così il padre descrive Rossano.

“Lui era amico mio – ha spiegato ‘Zia’ Mara -. Sotto sotto c’era amore per la famiglia, però a volte era molto tignoso, mai avrebbe chiesto scusa. Soprattutto nei confronti di tua moglie aveva un grande amore”.

“C’era una situazione di gelosia tra fratelli – ha raccontato Claudio -. Da giovane a parte questo, aveva un grande spirito di conquista. Aveva avuto una bella cotta per una persona che aveva più esperienza di lui. Lui ebbe una forte delusione d’amore e decise di andarsene via, a Londra. Per me lì ha lasciato l’idea di una famiglia normale e ha iniziato a cercare cose. Non so che altro dire. Lui quando telefonava contattava me. Due paroline e via”.

Ma perché il padre e Rossano sono arrivati ai ferri corti? All’origine dei dissidi ci sarebbero state banali questioni economiche. “Ricordo – ha dichiarato Claudio – che disse che ci avrebbe aiutato a comprare casa, ma non mantenne la promessa. E io le dissi: “Sei un buffone””. Sul punto è intervenuto anche Roberto Alessi, direttore di Novella2000, presente a Domenica In tramite collegamento: “Non siete mai andati d’accordo perché siete uguali. Voleva aiutarvi, ma non poteva farlo. Realmente non poteva farlo, forse non lo ha detto per orgoglio. L’ultimo suo pensiero, me lo hanno riferito suoi amici, era di volervi dare un nipotino”.

Quello che io rimproverai, quando ci fu lo scontro telefonico, è questo: io mi sono preso l’impegno, un mutuo importante. Poteva dirmelo che non riusciva. Lui prometteva, prometteva e poi non manteneva. La posta era grossa. Però questo, sembra chissà chi. Ma questo è successo. Solo un rimprovero, ecco”. ha puntualizzato papà Rubicondi.

Rossano Rubicondi: parla l’amico Roberto Manfè, l’uomo che ha trovato il 49enne senza vita a New York

In questi giorni si è detto di tutto sulle cause del decesso di Rubicondi. Melanoma, aneurisma, tumore al fegato: una serie di indizi frammentati e poco chiari. A rimettere ordine ci ha pensato Roberto Manfè, grande amico di Rossano. Proprio lui ha trovato l’ex marito di Ivana Trump senza vita in un appartamento a New York. Queste le parole di Manfè, italiano residente nella Grande Mela:

“Lui stava poco a Miami, casa sua era New York, perché c’era Ivana e gli altri suoi amici. La malattia? Tutto è cominciato con un melanoma. Non voleva inizialmente farlo vedere, io lo ho convinto che la situazione doveva essere monitorata. Non aveva rinnovato la sua situazione medica e qui i costi sono altissimi. Tornò a Milano e tolse il melanoma. Il chirurgo però gli disse che non era una cosa da nulla, era un tumore al terzo stadio. Poi andò a Santo Domingo a Punta Cala, per riposarsi. Era molto stressato. Là fece un altro esame e gli confermarono il cancro che era al terzo stadio. Era molto provato. Ma disse di volerlo combattere: cominciò a fare le cure in uno degli ospedali più importanti di New York. Il tumore però avanzò e andò in metastasi, attaccando anche il fegato. Non c’era punto di ritorno. Tutto ciò è andato avanti per circa un anno”.

Roberto ha poi raccontato gli ultimissimi giorni di Rubicondi, fino a quando ha trovato il suo cadavere:

“Martedì ha avuto un principio di infarto, andò all’ospedale e si fece dimettere. Il giorno dopo era pimpante. Giovedì gli mando un messaggio e non mi risponde. Io avevo appena subito un intervento al piede e vado a dormire. Il mattino dopo vedo che non mi aveva risposto, strano. Vado a casa sua. L’ho trovato lì e non c’era più nulla da fare. Sono cose che non si dimenticano”.

Roberto ha poi speso parole al miele per Ivana Trump confermando che mai ha abbandonato Rossano. “Fantastica, l’ha sostenuto in tutto. Ha preparato l’ultimo saluto con 500 rose rosse attorno al feretro, incredibile. Il giorno dopo è stato cremato”. Il padre, visibilmente commosso, ha sospirato un doloroso: “Non c’è più”. Ciao Rossano, riposa in pace.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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