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Dodi Battaglia torna, con fatica, a parlare della moglie Paola Toeschi, scomparsa lo scorso dopo aver lottato a lungo contro un tumore al cervello che non le ha lasciato scampo. Il musicista membro dei Pooh è stato intervistato di recente dal Corriere della Sera e al quotidiano ha raccontato tutto il suo dolore. Ma non solo. La chiacchierata con Candida Morvillo è stata anche un’occasione per ricordare i momenti più belli passati con la compagna e per tenerci aggiornati sulla figlia, Sofia.

Già, perché adesso Dodi Battaglia si ritrova ad affrontare tutto da solo la sfida più difficile della sua vita. Crescere una figlia adolescente senza la madre non sarà certo facile, ma l’artista è pronto a tutto. Certo sarà dura, ma sarà un percorso che potranno fare insieme, passo dopo passo.

Ecco come Dodi Battaglia ha commentato questo difficilissimo periodo:

Quando se n’è andata, mi sono sentito come un pallone che si sgonfia. Ho sempre trovato impensabile la depressione, non mi assomiglia, sono combattivo, ma ora comincio a pensare cosa può provare una persona che resta senza l’amore della sua vita e magari non ha amici, non ha una figlia di 15 anni da accompagnare nel futuro. Ecco, adesso, io ho la fortuna di avere come obiettivo mia figlia. Dover andare avanti per lei è una forza enorme. Sofia è forte, è una ragazza ormai, porta con orgoglio e dignità il cognome di famiglia, ma è sempre un cuoricino di 15 anni.

Nella stessa intervista, Dodi Battaglia ha anche parlato del momento, terribile, in cui la moglie aveva scoperto di essere affetta dal male che l’avrebbe poi uccisa, circa 10 anni dopo:

Una mattina, cominciò a tremarle una gamba in modo inconsulto. Andò in ospedale, la raggiunsi, ci battezzarono subito col quadro generale, ci dissero: se sopravvive all’intervento, farà un percorso di terapie dai cinque ai quindici anni che ora non sappiamo quanto e come potranno servire. Ci pronosticarono quello che è accaduto. Per fortuna, l’operazione andò bene, anche se una parte del tumore non poté essere rimossa. Tornò a casa dopo un mese, dopo due o tre giocava a pallacanestro, usciva con le amiche. Poi, sono stati anni di cicli di chemio e radioterapia, di alti e di bassi. Una cosa inimmaginabile. Anche perché Paola aveva 18 anni meno di me e ci avevo sempre scherzato su, dicevo: sono il vecchietto della famiglia. Temevo che me ne sarei andato via molto prima di lei.

La storia di Paola Toeschi e Dodi Battaglia: ecco come si erano conosciuti

Battaglia ha raccontato che il primo incontro con quella che sarebbe diventata la (terza) donna della sua vita avvenne in occasione di un concerto di beneficenza dei Pooh a Macugnaga, in Piemonte. Paola Toeschi si presentò accompagnata da un’amica e colpì subito l’artista per il suo carattere e la sua “luminosità”. In quegli anni Dodi Battaglia stava uscendo dalla precedente storia e, anche se per lui fu un colpo di fulmine, decise di attendere. Archiviata la sua relazione, circa un anno dopo, decise di ricontattarla. E da qui in poi furono solo rose e fiori.

Paola Toeschi, che per anni lavorò come attrice nell’ambito pubblicitario, aveva intrapreso negli ultimi anni un percorso spirituale sotto la spinta del marito. Fu proprio il marito Dodi Battaglia a convincerla a partecipare ad un pellegrinaggio verso la Madonna di Medjugorje, una scelta che l’aiutò moltissimo per affrontare la terribile malattia che l’aveva colpita.

Alberto Muraro

Appassionato di musica, sono "multilingue e multitasking". Credo, in tutta onestà, di essere il massimo esperto italiano di casa Ferragnez. Sogno di condurre l'Eurovision Song Contest, in attesa di tornare in veste di inviato al Festival di Sanremo. Ho scritto anche un libro, Linea 148.

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