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Diana Del Bufalo a 360 gradi: la ‘non’ ambizione, il disturbo di cui soffre, quello cioè della coprolalia, l’opinione su Maria De Filippi che l’ha lanciata e le parole spese per il suo storico ex Paolo Ruffini. Intervistata dal Corriere della Sera, l’attrice non si è sottratta ad alcuna domanda, raccontando il suo mondo e il suo modo di vivere la vita. Spazio anche al chiarimento circa alcune sue esternazioni sui vaccini anti Covid che tanto fecero discutere mesi fa.

Io – ha assicurato – non sono ambiziosa, so che può sembrare difficile da credere. Mi nutro di così tanto altro oltre al mio lavoro. Poi certo, la reazione del pubblico è quella che è, quindi capirai per il mio ego… Io cerco di ridimensionarlo perché è importante per un’attrice. Oddio è importante anche per gli attori maschi: sono ancora più primedonne delle attrici femmine”.

Quando la si vede in scena sul piccolo schermo sembra sempre gioiosamente ‘sparata fuori da un cannone’. “Il fatto di essere sovraeccitata – ha spiegato -, un po’ emozionata, soprattutto in tv, è perché ho paura del giudizio delle persone, una cosa che mi porto dietro fin dai tempi della scuola, una scuola inglese, campagnola (l’istituto privato Britannia International School of Rome, ndr). Non andavo bene, sbagliavo i verbi. Da allora sono insicura, ma so di essere anche carismatica. L’ambizione però è un’altra cosa, è la ca**imma. No, non ce l’ho, io voglio solo stare sul prato sotto il mio albero di noce con il mio cane”.

Spazio poi alla coprolalia, un disturbo di cui soffre. Di che cosa si tratta? “L’impulso di dire inadeguatezze. La prima volta che mi è capitato ero nel negozio della ex di mio fratello. Una signora ha chiesto se su una collanina si poteva incidere altro, oltre ai fiori. La ex di mio fratello risponde “No, solo i fiori”. E io dico: “Marta, magari la signora ci voleva un bel fallo!”. Mi hanno spiegato che è un ramo della sindrome di Tourette, mi capita quando mi sto annoiando e sono tutti formali”.

Durante la chiacchierata con il CorSera, la Del Bufalo ha anche dato le proprie ‘coordinate’ familiari. L’arte c’è sempre stata nella sua vita, avendo un papà architetto, ma anche esperto di arte antica, il fratello che ha una galleria d’arte e la madre che è una cantante lirica: “Ho sempre fatto parte di questo ambiente e devo dire che mi è riuscito tutto molto semplice. “Amici” (Diana ha partecipato nel 2010/2011) mi ha permesso di saltare la gavetta. Poi c’è il web: sono riuscita a emergere e ho continuato”.

Ecco, il web. Su Instagram è una vera e propria star, potendo contare sulla bellezza di 1 milione e 700 mila follower. Insomma, un lavoro parallelo a quella di attrice. “All’inizio mi piaceva pubblicare foto, tuttora lo preferisco a TikTok – ha dichiarato -. Quando i follower hanno iniziato a crescere mi sono detta che sarebbe stato un peccato uscire. Ci ho pensato, a uscire intendo, ma mi dispiace, è uno strumento di comunicazione utile per il mio lavoro e mi rappresenta. Il profilo è come sei tu, ci sei, esisti, è questo che vogliamo dalla vita, esistere.

Ok ‘esistere’ e mostrarsi. Però non è un mistero che i social hanno algoritmi sofisticati e per avere successo bisogna curare dettagli e altri particolari. Insomma, non è proprio tutto così naturale, come a dire, fatto a tempo perso: “Per quello che mi riguarda possono anche cancellarmi o bannarmi il profilo. Non può mica diventare un’angoscia. Faccio fatica a immedesimarmi in chi fa solo quello di mestiere, io non potrei, se devo vivere in balia di un algoritmo allora lavoro. E lo dico sempre ai giovani: fate quello che vi piace e non lavorerete mai”.

Tutto bello e spontaneo. Ma c’è un ma: anche Diana Del Bufalo, ogni tanto, si presta a fare post sponsorizzati. E lì di spontaneo c’è ben poco. Quindi? “Ne farò quattro o cinque all’anno, sempre cose che mi rappresentano e di aziende ecosostenibili e che commercializzano prodotti non testati sugli animali. Perché? Voglio investire su qualcosa. Adesso sto lavorando, che dio mi benedica, ma cosa succede se non lavoro più? Il futuro è un’angoscia infinita, è questo che preoccupa i giovani, l’incertezza. Prenda gli attori che adesso hanno 70 anni: mi raccontavano che con i film ci compravano le case. Ora non è più così”.

Capitolo vaccini anti Covid. Sul finire del 2021, nel corso di una diretta Instagram, Diana si espresse in questi termini: “Ah, il vaccino, il vaccino. Ma vaff****o il vaccino! Non funziona, è deludente. Non è un po’ deludente questo vaccino? Io credo che sia molto deludente”. Dopo la sparata tornò sui suoi passi e domandò scusa. Ora, a distanza di quasi un anno da quell’episodio, cosa si sente di dire? “L’umanità non è pronta all’interscambio di opinioni. Non è come prima, quando i filosofi si mettevano intorno a un tavolo e discutevano, parlavano delle loro idee”.

Da quando ha raggiunto la popolarità la Del Bufalo ha lavorato con molti big del cinema e dello spettacolo. Una di queste è Ornella Vanoni, con la quale ha girato ‘7 donne e un mistero’. “È una furbetta – ha raccontato simpaticamente – quando non si ricordava cosa doveva dire spostava l’attenzione su di me. Io dicevo la mia battuta, la guardavo : “Ornella, ora tocca a te!”. E lei: “Eh? Non sento!”. Invece non si ricordava. Poi è diventato un gioco fra noi”.

Di Maria De Filippi cosa pensa? “Ha rappresentato l’inizio di tutto. È una donna poco fisica, non ti abbraccia, ma ti dimostra affetto parlando bene di te. Grazie a lei ho fatto il film Matrimonio a Parigi con Massimo Boldi. Gli disse: “Incontra Diana, ascoltala””. Spazio poi alle voci che la vorrebbero intima con Cristiano Caccamo. Cosa c’è di vero? Pare nulla. “I nostri follower non credono al fatto che due che vanno d’accordo possano non stare insieme. Ci dicono di continuo: “Siete belli, simpatici, avete questa connessione speciale, ci volete far credere che non avete una storia?” Ebbene sì: l’amicizia tra uomo e donna esiste”.

Infine ha speso delle dichiarazioni per l’ex compagno Paolo Ruffini, che proprio di recente ha riferito di essere pronto a diventare papà. Cosa ne pensa? “Davvero? Sono contenta per lui, ora abbiamo un bel rapporto. Io penso che vorrò diventare madre, un giorno, adesso no, manca un compagno. Con Paolo devo dire che la voglia mi era venuta”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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