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Non ci sono tracce della piccola Denise Pipitone nella palazzina di via Pirandello a Mazara del Vallo. A farlo sapere l’Adnkronos. È questo l’esito della lunga ispezione eseguita nel pomeriggio di mercoledì 5 maggio nell’edificio che fino a pochi anni fa ha ospitato Anna Corona, la madre della sorellastra di Denise.

I Vigili del fuoco e i Carabinieri del Ris sono stati al lavoro fino alle 20.15 nella palazzina cercando, anche con le carte del catasto alla mano, eventuali tracce di lavori di muratura fatti negli ultimi anni. Controlli anche nel garage e in una botola, con un pozzo.

Le forze dell’ordine hanno deciso di procedere dopo una segnalazione che parlava di notizie ritenute molto interessanti. La Procura di Marsala ha tuttavia smentito che si stessero cercando resti umani. A quanto pare si è trattato di un’ispezione dei luoghi finalizzata a capire se, nella casa, siano stati fatti dei lavori.

Di certo c’è che stavolta i pm non vogliono lasciare nulla di intentato. Dopo anni di false piste, indagini con evidenti falle, accuse di depistaggi, la magistratura vuole andare fino in fondo. Nei giorni scorsi sono state riaperte le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone che, dopo diciassette anni, non è stata ancora trovata.

L’annuncio dell’ispezione nella palazzina è stato dato durante la trasmissione televisiva Ore 14 su Rai 2 condotta da Milo Infante. In diretta anche la madre di Denise, Piera Maggio, che è stata colta da malore e ha chiesto di potere abbandonare il collegamento visibilmente provata.

Piera Maggio, che non si è mai rassegnata alla scomparsa della bambina, è stata sempre convinta che Jessica e la sua famiglia siano coinvolte nella sparizione di Denise Pipitone. A Mattino 5 la madre di Denise ha invitato tutti a dire la verità e a fare chiarezza su quanto accaduto quasi venti anni fa.

Il caso Denise Pipitone è tornato a fare scalpore dopo che in una trasmissione russa si è presentata una ragazza in cerca della famiglia biologica. Successivamente sono arrivate le rivelazioni dell’ex pm Maria Angioni che all’epoca indagò sul caso.

La donna ha dichiarato in tv di avere avuto il sospetto di fughe di notizie sull’inchiesta e in particolare che alle persone intercettate venisse riferito che i loro telefoni erano sotto controllo.

A Chi l’ha visto? Piera Maggio ha fatto sapere:

“La mia famiglia è stata rivoltata come un calzino, ci hanno controllato tutto all’epoca. Oggi vengo a sapere che per l’altra parte non è stato così e che altri sono stati “controllati” con rispetto”

Antonella Latilla

Per info email: [email protected] instagram: cheloidea21

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