Ore 14, programma di Rai Due condotto nei pomeriggi feriali da Milo Infante, con una puntata straordinaria in onda martedì 29 giugno alle ore 23.00, è tornato sul caso Denise Pipitone. Lo ha fatto con due supertestimoni che hanno raccontato dettagli che se confermati avrebbero del clamoroso e spingerebbero la situazione ad una svolta, seppur tragica. A raccogliere tutte le informazioni sulla vicenda è stato il sito Davide Maggio che ha parlato di rivelazioni eclatanti ed inedite, le quali sarebbero trapelate dall’attività portata avanti negli ultimi giorni dalla Procura di Marsala.
Infante e il suo staff hanno mandato in onda la versione data da una testimone oculare, una donna romana che il 1° settembre del 2004 – ossia la data in cui sparì nel nulla la piccola Denise – era a Mazara del Vallo ed alloggiava all’hotel Ruggero II. Proprio l’albergo in cui lavorava Anna Corona.
La donna capitolina, sempre come rende noto Davide Maggio, ha spiegato in Procura che quel giorno, a un certo punto, andò alla reception per avere degli asciugamani puliti. In quel frangente la testimone sostiene di aver assistito a una situazione particolare e strana di confusione. Nella fattispecie avrebbe udito delle urla provenienti da una voce che chiosava: “Proprio qua dovevi portarla?”.
La donna romana, stando sempre a quanto appreso da Davide Maggio in relazione alle anticipazioni di Ore 14, avrebbe fornito un altro elemento che potrebbe rivelarsi cruciale per gli inquirenti: in quel frangente, quando domandò degli asciugamani, si aprì una porta e al di là di quella avrebbe scorto una bambina. Non solo: la testimone avrebbe anche sostenuto di aver riconosciuto una delle persone attualmente indagate. Chi? La dipendente dell’albergo che alla reception, con modi alquanto concitati, le avrebbe chiesto di cosa avesse bisogno.
L’altra testimonianza che potrebbe portare a una svolta del caso e che è sempre stata raccolta dalla Procura è quella relativa ad una donna di Mazara del Vallo. A tele persona una figura già nota agli inquirenti avrebbe detto in una chat di aver fatto ucciso Denise. Al momento la Procura, vista la delicatezza e la spinosità della rivelazione, sta facendo tutte le verifiche necessarie per appurarne l’attendibilità.
Altra questione dai contorni inquietanti e tutti da definire, concerne sempre tale seconda testimone che ha raccontato di essere stata picchiata da tre sconosciuti sotto casa, dopo essere andata in Procura.
Lo speciale di Ore 14 ha anche mandato in onda un’intervista di Piera Maggio che si è rivolta all’ex marito Toni Pipitone. “Il mio unico obiettivo è la ricerca di Denise, non voglio che si parli più della mia vita privata” ha chiosato Piera, mostrandosi infastidita per le esternazioni pubbliche recenti dell’ex marito.
E ancora: “Forse dimentica che non ha mai contribuito con un euro alla ricerca di Denise, forse dimentica che non è mai stato presente personalmente in nessuna udienza di primo, secondo e terzo grado, forse dimentica di non aver avuto un rapporto affettivo con suo figlio. Ha dimenticato forse che dopo due anni è scomparso completamente dalla vita di Kevin (il figlio avuto con Piera Maggio, ndDM)”.
Quindi ha concluso:
“Spero che ci sia l’intelligenza e il buon senso di fermarsi. Io avrei gradito che la sua presenza in qualche trasmissione fosse dovuta al bene che lui voleva a Denise, all’affetto, all’amore che nutriva per lei, e che si fosse fermato lì. Non si deve dimenticare che quando due adulti prendono delle decisioni, le devono prendere fino in fondo e assumersi delle responsabilità e non continuare a buttare fango addosso agli altri. I figli non sono solo un riempimento di bocca, i figli sono quelli che si amano e si mantengono (…) Visto che ti sei negato in questi 17 anni, perché oggi ti metti in discussione? Se era per dimostrare amore a Denise, dovevi fermarti lì, non dovevi andare oltre. Perché sei andato oltre visto che sei la persona che mi ha lasciato per prima?“.