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Dichiarazioni ‘bomba’ dell’ex pm Maria Angioni sul caso di Denise Pipitone, la bimba scomparsa a Mazara Del Vallo 17 anni fa. Angioni si è pronunciata nel corso della diretta del programma di Rai Uno Storie Italiane, talk timonato da Eleonora Daniele.

Denise Pipitone è viva e l’ho individuata”, ha detto l’ex pm che si è impegnata a fondo sul caso in passato ed ancora oggi ha a cuore le sorti dell’intera vicenda. Una missione che non è venuta meno per la Angioni che infatti non ha smesso di condurre indagini anche senza incarico formale. E proprio grazie a queste indagini è riuscita a portare nuovi elementi sul tavolo della Procura e del legale di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta. Denise sarebbe ormai una donna e avrebbe anche una figlia.

Maria Angioni non ha mai creduto che Denise fosse morta, sostenendo a più riprese che sia sopravvissuta. Collegatasi con Storie Italiane ha raccontato di averla trovata e di aver paura ora per la sua sicurezza e il suo stato emotivo. “L’unica cosa di cui ho paura è la perdita di serenità di un nucleo familiare. La prima cosa importante è preservare l’equilibrio psicofisico delle persone coinvolte”, ha detto l’ex pm che ha aggiunto che tramite due persone che ha preferito non menzionare ha rintracciato una donna che potrebbe essere Denise. Quindi un’altra rivelazione ‘bomba’: “Ho scoperto che ha una figlia”.

Angioni nutre pochi dubbi sul fatto che la donna di cui ha parlato sia la Pipitone e ha invitato gli enti preposti a fare tutte le verifiche del caso in tempi rapidi. Inoltre ha fatto sapere che Piera Maggio, madre della bimba scomparsa, è stata messa al corrente di tutto. Naturalmente sono stati informati anche il legale Frazzitta e la procura: “Ho mandato tutto alla Procura e al suo avvocato Frazzitta”.

L’ex pm ha quindi dichiarato che la donna che lei crede sia Denise al momento sta bene ed è contenta, ed è ignara di tutto. Così Angioni:

“La situazione è difficilmente controllabile. Non sta con i componenti della famiglia allargata di cui ho sempre parlato, ma ci siamo arrivati proseguendo quel pensiero. Altro non posso dire, altrimenti farei un danno. Quello che ho verificato adesso mi dà conferma di quello che ho sempre pensato. Ora temo per la sua sicurezza fisica e per la serenità del suo nucleo familiare dove adesso è inserita. Quella persona non sa di essere una bambina rapita e non lo sa il marito”.

Eleonora Daniele ha cercato di carpire altri dettagli, chiedendo se la bimba che l’ex pm è convinta che sia Denise si trovi in Italia oppure all’estero. “L’abbiamo trovata in un contesto molto sereno e internazionale. Non c’è una violazione del segreto perché è una mia ricostruzione”, ha replicato l’ex pm.

Pochi giorni fa si è aperta un’altra pista sul caso. Pista differente rispetto a quella percorsa da Maria Angioni. Trattasi di quella suggerita da Mariana Trotta che porta al campo rom in Francia. Mariana è la giovane che ha riconosciuto la donna accanto a Danàs nel famoso video girato a Milano nel 2004.

Trotta è stata protagonista di una segnalazione identificando sua zia, la compagna del fratello del padre che andava in giro con una bambina adottata e con l’accento italiano.

Tornando alla Angioni, l’ex pm ha voluto anche spiegare perché si è esposta tanto in tv. Secondo quanto sostenuto, il suo fine è accelerare sulla vicenda perché bisogna “fare in fretta e non permettere che si continui a imbrogliare“.

Angioni ha infine dichiarato di essere sicura che a Mazara Del Vallo i responsabili del sequestro andranno dagli inquirenti. “Non parlano ancora perché sono convinti di aver agito bene – ha dichiarato l’ex pm -. Queste persone si chiedono ‘perché devo rischiare 30 anni se in realtà non ho fatto niente di male e la ragazza sta bene, siamo tutti felici’. Piera Maggio non è felice e ha perso una figlia. Ora dobbiamo soltanto aspettare”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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