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Una brutta notizia colpisce come un fulmine a ciel sereno i seguaci storici de I Cugini di Campagna. È morto tre giorni fa, il 22 aprile, all’età di 62 anni Marco Occhetti in arte Kim, interprete che era stato la voce della band per 8 anni, dal 1986 al 1994.

A confermare la scomparsa di Marco Occhetti de I Cugini di campagna è stata la figlia Giulia Occhetti, pubblicando un commosso post sul profilo Facebook ufficiale dell’artista. “Come avrete potuto leggere, purtroppo ieri sera papà è venuto a mancare. Ringrazio tutti per i messaggi che gli avete scritto. Papà era un casinaro e gli sarebbe piaciuto avere tanta gente intorno a ricordarlo” ha dichiarato la figlia del cantante, senza però fare riferimento alle cause della morte dell’uomo.

A quanto pare, Marco Occhetti si sarebbe spento all’improvviso, a causa di un arresto cardiaco: questo perlomeno è quello che leggiamo sulle pagine di Repubblica e di altri importanti quotidiani.

I funerali dell’uomo, in base a quanto scritto su Facebook dalla figlia di Occhetti, si terranno quest’oggi, lunedì 25 aprile alle ore 15 a Fiano Romano, presso la Chiesa di Santo Stefano Protomartire. In attesa di dare l’estremo saluto all’artista, nel frattempo, tutto tace sulle pagine social ufficiali dei Cugini di campagna, freschi di partecipazione all’Isola dei Famosi. Almeno per adesso la band ancora non ha pubblicato alcun messaggio di cordoglio dedicato all’ex collega, ma è probabile che si tratti solo di una questione di tempo.

Marco Occhetti nei Cugini di campagna: la storia dell’ex voce del gruppo

Occhetti era nato a Roma il 24 dicembre 1959 e aveva lavorato nella band in veste di vocalist principale prendendo il posto di Paul Manners. All’interno del gruppo Occhetti rimase fino ai primi anni ’90, quando venne a sua volta sostituito da Nick Luciani, il cui falsetto è diventato marchio di fabbrica del gruppo.

Grazie ai Cugini di campagna, Occhetti (che suonava anche la chitarra) ebbe la possibilità di girare il mondo in tour, per poi dire addio ai suoi compagni subito prima dell’exploit di Anima Mia, nel 1997, la trasmissione omonima al celebre brano del gruppo condotta da Fabio Fazio e Claudio Baglioni.

Alberto Muraro

Appassionato di musica, sono "multilingue e multitasking". Credo, in tutta onestà, di essere il massimo esperto italiano di casa Ferragnez. Sogno di condurre l'Eurovision Song Contest, in attesa di tornare in veste di inviato al Festival di Sanremo. Ho scritto anche un libro, Linea 148.

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