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Flavio Briatore è ‘nero’, arrabbiatissimo. Ieri il suo locale Crazy Pizza Rome (sorge nella prestigiosa via Veneto di Roma), finito al centro di alcune polemiche nei giorni scorsi per via del prezzo degli alimenti, ha dovuto chiudere forzatamente i battenti. Naturalmente la questione ha provocato dei disagi, visto che i clienti che avevano prenotato non hanno potuto usufruire del servizio offerto dal ristorante. Ma perché è stato chiuso? A spiegarlo è stato lo stesso manager piemontese, il quale, non senza tono polemico, ha raccontato che per ore non è arrivata l’acqua nel locale. Da qui l’inevitabile decisione di abbassare le serrande.

Il ‘Crazy Pizza Rome’ costretto a chiudere per mancanza di acqua: Briatore è una furia

“Voglio scusarmi con i clienti di Crazy Pizza Roma perché ieri sera siamo stati obbligati a chiudere per assenza di acqua“. Così l’ex marito di Elisabetta Gregoraci in alcune Stories Instagram postate lungo la giornata di giovedì 7 luglio. L’imprenditore ha poi reso noti i dettagli che hanno provocato il disguido, parlando addirittura di “paese del terzo mondo”.

Abbiamo avvertito l’Acea alle 14, non si è mosso niente fino alle sette di sera”, ha scandito Briatore che ha aggiunto: “Nel condominio non c’era assolutamente acqua, non ci hanno detto neanche se era possibile ripristinare o meno il servizio e abbiamo dovuto chiudere. Mi scuso con tutti voi che avevate prenotato, eravamo al competo con le prenotazioni e abbiamo dovuto chiamare tutti i clienti”.

Tutto questo è avvenuto mercoledì 6 luglio. Il giorno successivo la questione, sempre a detta dell’uomo d’affari cuneese, non era ancora stata risolta del tutto. Da qui la sua ira e il suo sconforto per la piega presa dalla situazione: “Stamattina (giovedì ndr) mi hanno riferito che sono arrivati con le autobotti, una roba da terzo mondo. Ci siamo adoperati noi coi nostri tecnici, abbiamo un civico vicino e abbiamo ripristinato l’acqua coi nostri mezzi. A Roma chiudono attività commerciali per mancanza d’acqua. Non me lo sarei mai aspettato”.

“Chi fa da sé fa per tre, abbiamo preso un altro allacciamento di nostra proprietà”, ha concluso il manager, terminando il suo sfogo.

Briatore e la polemica per la “pizza a 4 euro”

Pochi giorni fa, per via degli alti prezzi, il ‘Crazy Pizza Rome’, principalmente metà di vip e turisti, è finito al centro delle polemiche. Pronto l’intervento di Briatore che ha spiegato che i costi sono più alti rispetto ad altri posti semplicemente perché i prodotti offerti hanno una qualità elevata. A ciò ha aggiunto un pensiero che ha fatto infuriare diversi pizzaioli del Bel Paese.

In particolare l’imprenditore, in modo alquanto capzioso, si è chiesto come sia possibile che una pizza possa costare soltanto quattro euro. “Cosa ci mettono dentro?”, si è domandato, lasciando intendere che il prodotto a così basso prezzo potrebbe nascondere delle non meglio specificate insidie. Tantissimi pizzaioli sono intervenuti, criticando aspramente le parole di Briatore e assicurando che una buona pizza la si trova anche a buon mercato.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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