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Nella puntata di Avanti Popolo, andata in onda martedì 17 ottobre su Rai 3, Fabrizio Corona è stato ospite da Nunzia De Girolamo. L’ex re dei paparazzi era molto atteso poiché aveva promesso delle scottanti rivelazioni sul calcioscommesse.

“Sì sono stato in procura a Milano. Però io non passerò mai dalla parte dei buoni. Perché non credo nelle istituzioni. Io non lavoro con le forze dell’ordine. Questa inchiesta sarebbe partita a prescindere dalle notizie che io ho dato su Telegram. Era tutto già partito, io non sono andato in Polizia a spifferare tutto. Ho un codice etico che mi ha insegnato la galera e che rispetto. Sono il primo ad aver svelato un’inchiesta che neanche vi immaginate cosa c’è sotto. Ci sono due calciatori che ho nominato, uno ad agosto e uno qualche giorno fa. Entrambi hanno confessato”.

Corona ha parlato del caso scommesse, riferendosi a tre calciatori, ma non facendo nomi, cosa che invece aveva preannunciato. La cosa ha deluso molto i telespettatori, ma a ciò Corona ha saputo dare una risposta: pare che la Rai lo abbia censurato.

Sono stato censurato! Non me lo aspettavo! Mi dispiace per tutti voi. Purtroppo non ho potuto , come mi avevano garantito questa mattina, dire quello che volevo, mostrare in tv il grande lavoro che sto portando avanti da 6 giorni senza dormire con il mio amico Moreno. A un certo punto la conduttrice ha lanciato un audio che poi non è stato nemmeno mandato in onda. Vi rendete conto? Hanno preso per il cu*o voi e me“, ha scritto Corona su Instagram, poco dopo che la trasmissione è andata in onda.

C’era la voce di quattro giocatori di serie A che parlavano di scommesse e di tantissimi soldi. Hanno preso per i fondelli voi e hanno preso per il didietro me. La tv oggi bisogna farsela da soli. Adesso penso cosa fare e dove mostrare tutte le notizie che ho trovato con immenso sacrificio e rischiando senza nessuna paura perché sono un uomo libero e non mi spavento di di niente. Ho sbagliato a venire in questo programma e a promuovere qui un’inchiesta così importante e complessa che è stata censurata. Io me ne faccio una ragione e domani mi passerà ma per voi è una vergogna. Mi dispiace tanto. Ancora dopo tanti anni non imparo la lezione“.

L’ex re dei paparazzi, dunque, si è dimostrato molto amareggiato, pensando che la Rai gli desse carta bianca.

 

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Le rivelazioni di Corona

Dopo le accuse a Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, a cui sono seguite una squalifica per il primo e un’inchiesta della Procura di Torino per gli altri due; martedì 17 ottobre Fabrizio Corona è stato ospite da Avanti Popolo per incastrare altri personaggi del mondo calcistico.

Non ho ricominciato a fare caos, ma ho ripreso a fare il mio mestiere“, ha esordito Corona. Poi le dichiarazioni scottanti sono state principalmente fatte contro una sola persona: Luciano Spalletti. “Il giorno prima, quando sono andati a prendere Tonali e Zaniolo, Spalletti rilasciò dichiarazioni tristissime, dicendo che gli dispiaceva. Ma la maglia della Nazionale ha un valore. Questi calciatori hanno scommesso tantissimi soldi ed è un problema perché non lo possono fare. L’onore sportivo del valore della maglia deve essere rispettato. E tu vai in televisione accusando me che sono l’uomo più famoso d’Italia? Per lui devo farmi pubblicità su 10 ragazzini che passano il tempo a scrivere alle ragazze, a giocare alla PlayStation e a scommettere soldoni? Non mi può accusare di sciacallaggio. Spalletti deve chiedere scusa al popolo italiano“.

L’ex re dei paparazzi è tornato anche su Fagioli, definendolo “malato di ludopatia”: “Fagioli è un caso a parte rispetto a tutti gli altri e io sono contento che abbia patteggiato. Fagioli è il primo caso di un ragazzo veramente malato di ludopatia, è il primo caso in cui la giustizia ha fatto il suo dovere. Questa storia certifica che le società sapevano e i procuratori sapevano ma non hanno mai fatto nulla. Il procuratore di Fagioli sapeva, il procuratore di Zaniolo gli ha prestato dei soldi, ma non hanno fatto nulla perché il calcio ormai è solo business. Un vero uomo li avrebbe fermati e li avrebbe mandati a curarsi, loro pensano solo al fatturato, a monetizzare finché si va avanti. Il vero calcio non esiste più“.

Nel calcioscommesse è coinvolto il 30-40% dei giocatori. Tutto dipende dalla procura di Torino, se vuole allargare l’inchiesta a tutti i calciatori coinvolti“.

I casi Azmoun e Zewleski

Poco prima della trasmissione, Corona aveva annunciato un altro scoop: sul suo sito Dillinger News è spuntato, infatti, un video in cui si vedeva l’attaccante iraniano della Roma Azmoun che sullo smartphone guardava le corse dei cavalli durante una partita della Roma. Ma in realtà ciò non poteva dimostrare che il calciatore stesse scommettendo, anche perché Azmoun è un appassionato di ippica, tanto da possedere 52 cavalli. Un buco nell’acqua per l’ex re dei paparazzi.

Situazione analoga per il caso Zalewski: Corona lo aveva inizialmente coinvolto per quanto riguarda il calcioscommesse, dopodiché aveva ritirato le accuse. Poi però ha rilanciato, pubblicando una telefonata di qualcuno che spiega di essere stato minacciato dopo quelle rivelazioni. Non è chiaro però se la voce di colui che ha telefonato è la stessa di chi ha diffuso la notizia sul calciatore.

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