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Il carteggio tra il premier Giuseppe Conte e Tommaso, un bimbo di 5 anni di Cesano Maderno (Monza e Brianza), è una storia che ha fatto il giro del web e delle testate giornalistiche. A colpire, il candore del piccolo che ha mandato al presidente del Consiglio una mail pec in cui ha chiesto che Palazzo Chigi faccia una autocertificazione speciale per Babbo Natale così da consentirgli, nonostante l’età avanzata – previo tutte le cautele per evitare il contagio -, di poter distribuire i regali nella notte tra il 24 e il 25 dicembre 2020.

Conte – o chi per lui – ha prestato ascolto al piccino e gli ha assolutamente garantito che Babbo Natale potrà portare i doni. Inoltre ha colto di buon grado l’idea di fargli trovare dei prodotti igienizzanti sotto l’albero, in modo tale che possa avere ulteriori mezzi per scongiurare il contagio (a fondo pagina la lettera integrale di risposta del premier a Tommaso).

Il curioso scambio di ‘missive’ è stato visto da molti come un bel gesto da parte di Palazzo Chigi. Non sono però nemmeno mancati coloro che hanno pensato al complotto, sostenendo che la vicenda sia stata organizzata a tavolino per dare un’immagine patinata all’Esecutivo. Altrimenti detto, qualcuno ha dichiarato che tale Tommaso non esista e che la letterina inviata al premier sia stata una farsa.

Vedendo il proliferare delle insinuazioni è intervenuto direttamente Palazzo Chigi. In particolare si è espresso l’addetto stampa del Presidente del Consiglio, Rocco Casalino, che su Twitter, per mettere a tacere la vicenda, ha chiamato in causa Barbara d’Urso. Infatti, per provare che le voci che hanno urlato alla messa in scena sono state del tutto infondate, ha pubblicato un video in cui viene mostrato il piccolo Tommaso con la sua famiglia. Tale filmato riporta l’apparizione che il piccolo e i propri cari hanno fatto a Pomeriggio 5.

https://twitter.com/roccocasalino/status/1327937342787772416

Insomma, il bimbo c’è e non è un’invenzione. Così come non è un’invenzione la letterina che ha spedito al premier. E stavolta, fatto curioso, il ‘salvagente’ di Palazzo Chigi è stata Barbara d’Urso.

Conte risponde al bimbo

Di seguito la letterina integrale di Tommaso e la risposta di Giuseppe Conte:

“Ho letto il tuo messaggio e voglio rassicurarti. Babbo Natale mi ha garantito che già possiede un’autocertificazione internazionale: può viaggiare dappertutto e distribuire regali a tutti i bambini del mondo. Senza nessuna limitazione. Mi ha poi confermato che usa sempre la mascherina e mantiene la giusta distanza per proteggere se stesso e tutte le persone che incontra. L’idea di fargli trovare sotto l’albero, oltre al latte caldo e ai biscotti, anche del liquido igienizzante mi sembra ottima. Una buona strofinata gli permetterà di disinfettare ben bene le mani e di ripartire in piena sicurezza. Sono contento di sapere che tu e i tuoi compagni rispettate con scrupolo tutte le regole, in modo da proteggere anche mamma e papà, i nonni, e le persone più care. Per questo motivo ti annuncio che non sarà necessario precisare nella letterina a Babbo Natale che sei stato bravo: gliel’ho detto io. Gli ho raccontato che quest’anno in Italia è stato un anno molto difficile e tu e tutti i bambini siete stati adorabili. Ho saputo anche che vuoi chiedere a Babbo Natale di mandare via il coronavirus. Non sprecare l’occasione di chiedere un regalo in più. A cacciare via il coronavirus ci riusciremo noi adulti, tutti insieme. Così tu e i tuoi compagni potrete tornare presto a giocare liberi e felici e ad abbracciarvi tutti. Spensierati come sempre.
Un forte abbraccio”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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