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Clizia Incorvaia e la polimica sullo svezzamento

Moda e Bellezza

Clizia Incorvaia: la dieta che l’ha fatta tornare in forma dopo il parto

A un anno dalla nascita del piccolo Gabriele, avuto dal compagno Paolo Ciavarro, l’influencer ha svelato il suo segreto di bellezza

Dopo la nascita del piccolo Gabriele, avvenuta un anno fa, Clizia Incorvaia è tornata subito in forma. Magra, radiosa e più che mai solare. Certo, gran parte del merito va all’amore con Paolo Ciavarro – conosciuto tre anni fa al Grande Fratello Vip – ma anche allo stile di vita sano che l’influencer siciliana segue da sempre.

In un ask su Instagram Clizia Incorvaia ha svelato la sua dieta, o meglio il regime alimentare che ormai è diventato parte integrante della sua routine. L’ex moglie di Francesco Sarcina de Le Vibrazioni ha rivelato di aver recuperato la sua forma fisica grazie alla dieta a zona.

Peso e altezza di Clizia Incorvaia

La 42enne  è tornata a pesare 54 chilogrammi (per 170 centimetri di altezza). “Io non sono per niente golosa. Non mangio neppure le torte del mio compleanno. È così da sempre, fin da quando ero bambina”, ha premesso Clizia Incorvaia per poi spiegare più nel dettaglio ai suoi follower:

“La mattina mangio salato: mangio sempre un toast. Seguo un’alimentazione a zona: è quella con 40% carboidrati, 30% proteine e 30% grassi. Assumo sempre gli Omega 3. Diciamo che è uno stile di vita: non è che seguo una dieta. So come abbinare gli alimenti. Questo tipo di alimentazione l’avevo già seguita anni fa e adesso mi ha permesso di recuperare di nuovo il mio peso forma. Io di solito sono 54 chili per 1 metro e 70 centimetri. Questo tipo di alimentazione mi asciuga pure tanto e mi mette subito in evidenza i muscoli. Su di me funziona, ma ognuno di noi ha una storia a sé. Bisogna sempre consultare uno specialista”

Che cos’è la dieta a zona e come funziona

La dieta a zona è una dieta low-carb e iperproteica che ruota intorno alla regola del 40-30-30. Si basa su un preciso bilanciamento tra i macronutrienti, che prevede che, sia durante i pasti principali che negli spuntini, il 40% delle calorie provenga dai carboidrati, il 30% dalle proteine e il 30% dai grassi. Questa proporzione è finalizzata a mantenere un preciso equilibrio ormonale e alla modulazione della glicemia per favorire la salute, il controllo del peso e la riduzione dei livelli di infiammazione dell’organismo.

Ad inventare la dieta a zona il biochimico americano Barry Sears, studioso di lipidi, che attraverso ricerche sugli eicosanoidi, ormoni che sovrintendono a moltissime funzioni dell’organismo, ha scoperto che il loro corretto equilibrio può essere determinante per il benessere e la salute.

I benefici della dieta a zona? Ridotta incidenza della patologie croniche, migliori prestazioni cognitive, aumento dei livelli di energia e miglioramento delle performance fisiche, riduzione degli attacchi di fame, significativo calo di peso.

La dieta a zona pone l’accento sulla risposta ormonale dell’organismo agli alimenti e ai diversi nutrienti, in contrasto con tutte le teorie che assegnano alle calorie un posto centrale all’interno di una strategia finalizzata alla salute e alla perdita di peso.

Secondo i principi della dieta a zona le calorie, che rappresentano lo strumento più utilizzato per stabilire quanto mangiare, per scegliere gli alimenti, per comporre le ricette e i pasti, non sono il modo migliore per valutare il cibo.

Per info email: [email protected] instagram: cheloidea21

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