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Claudio Amendola senza sottrazioni a Belve (Rai Due). Intervistato dalla giornalista Francesca Fagnani, l’attore romano si è raccontato a tutto tondo, parlando anche dei problemi avuti con la droga e ammettendo senza giri di parole di essere stato dipendente dalla cocaina. A rimetterlo sulla retta via l’amore per i figli e il senso di responsabilità. “Sono stato dipendente dalla cocaina. Ne sono stato dipendente e ne sono uscito perché c’era qualcosa di importante: i figli”, ha confessato. Una riemersione dopo aver toccato il fondo ed essersi trovato in situazioni in cui c’era bisogno di lucidità. Ma la lucidità non c’era perché appunto annebbiata dalla droga.

Quando ti rendi conto che ti sei trovato in una situazione in cui dovevi essere lucido e non lo eri. E allora, per fortuna, lo spavento o la responsabilità’ che solo tu puoi avere in quel momento, ti costringono a tornare lucido. E cosi è stato”. Fagnani a questo punto ha chiesto all’ospite se il percorso di risalita lo ha effettuato da solo oppure se sia stato aiutato da qualcuno. “Sì, completamente da solo”, la secca replica di Amendola.

Belve, Amendola: “Sì, con Francesca Neri matrimonio finito. Oggi non c’è dolore”

Nel corso della chiacchierata, l’attore ha anche parlato per la prima volta della separazione dalla moglie Francesca Neri. Inizialmente la notizia era stata smentita. Ora invece c’è la confessione del diretto interessato: il matrimonio è giunto al capolinea. Cosa resta oggi? “Oggi non c’è dolore. Il dolore c’è stato prima. C’è semmai il dispiacere di non essere stato, di non essere stati, in grado di arrivare sino in fondo”.

Per quel che riguarda gli amori in generale vissuti, ha dichiarato: “Sono stato amato più di quanto ho amato io. Ancora ho da imparare in materia”. La grande gioia sono i figli. In particolare ha ricordato di quando Alessia nacque prematura: “La gioia più grande? Quando mia figlia Alessia, nata prematura di 5 mesi e mezzo, ce l’ha fatta”.

Spazio poi alla querelle con il presidente del Senato Ignazio La Russa, che proprio a Belve ha definito l’interprete romano “il più stro**o di tutti” e lo ha denunciato dopo i fischi alla Festa del Cinema nel 2011. Amendola ridendo ha rivelato: “Ma vi ha detto a chi ha dovuto devolvere i soldi della causa persa? Ad Emergency”.

Claudio Amendola a Belve: “Sarò ricordato per Vacanze di Natale e I Cesaroni”

Capitolo carriera: la conduttrice ha detto che nel corso dei suoi lavori si è creato l’immagine di capitolino un po’ coatto, sfruttando tale situazione. Amendola ha replicato: “Sì, mi adagiavo molto su questo agli inizi. Poi, quando tornavo a casa, i miei mi dicevano “Ma che ca**o dici, sei nato a Villa Stuart!” Però funzionava, e comunque ho mangiato tanti sampietrini io. Non mi sono risparmiato la strada, il muretto…”.

Quando gli è stato chiesto per quali lavori crede che sarà ricordato, ha replicato citando Vacanze di Natale e i Cesaroni. Fagnani ha poi incalzato, domandando se pensa che nei suoi confronti ci sia una sorta di snobismo. Eh sì, Amendola nutre la convinzione che qualcuno lo snobbi: “Secondo lei? Secondo me sì (…) Perché non ho mai fatto salotto, non li riconosco, non so come si chiamano, non vado alle prime”.

Della questione “circoli snob” nel mondo cinematografico italiano ne ha parlato di recente, sempre a Belve, anche l’attrice Giuliana De Sio. L’interprete ha dichiarato che se sei fuori dal “circoletto” è più difficile lavorare. “Il circolone semmai! Che poi varia a seconda delle stagioni, ne ho visti tanti di circoletti…”, la chiosa di Amendola.

La chiacchierata ha poi virato sulla giovinezza movimentata. L’attore, una volta, è persino finito a Regina Coeli. Motivo? “A 19 anni ho fatto una ca**ata e sono finito a Regina Coeli. Per un succhio di benzina! Ma è stata una esperienza formativa”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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