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Le novità che la produzione di Ciao Darwin ha intenzione di apportare alla prossima edizione del programma hanno fatto borbottare più di qualche utente online. Stando alle anticipazioni dello storico autore del programma Marco Salvati, infatti, i telespettatori si dovranno aspettare dalla prossima edizione una modifica alla trasmissione che, per quanto volesse apparire inclusiva, potrebbe in realtà trasformarsi in una specie di boomerang.

Vale a questo punto la pena fare un passettino indietro, per chiarire un po’ meglio il quadro generale. Il programma si sviluppa da vent’anni intorno alle sfide fra due squadre, che si scontrano nel corso della serata di fronte ad un pubblico composto di soli uomini, di sole donne o misto a seconda delle serate. Tra le prove storiche, per esempio, è da sempre inclusa la sfilata di moda, che scatena tradizionalmente fischi e ovazioni da parte dei presenti sugli spalti. In un contesto “eteronormato”, gli uomini manifestano il loro apprezzamento nei confronti delle concorrenti del gentil sesso, e viceversa. Ma la situazione, per l’appunto, è destinata a cambiare leggermente.

Salvati aveva infatti già anticipato a Casa Pipol che per la prossima edizione, e con il beneplacito di Paolo Bonolis, il pubblico sarebbe stato diviso in tre settori: il pubblico maschile, il pubblico femminile e quello “arcobaleno”. Nel terzo settore, dunque, si sarebbero sedute tutte quelle persone che avessero voluto, per esempio, applaudire concorrenti del loro stesso sesso senza doversi vergognare delle reazioni dei propri vicini di posto.

Eppure questa divisione fra uomini, donne e “LGBTQIA+” non è certo piaciuta al popolo di Twitter, che ha massacrato la produzione. Quando la notizia è diventata ancor più di dominio pubblico, alla luce della conferenza stampa di presentazione del programma, sono stati in tanti ad aver criticato l’idea. Il motivo è il fatto che in questo modo si è fatto confusione fra sesso, orientamento sessuale e identità di genere (“Da una delle trasmissioni più offensive e discriminatorie della tv italiana non mi aspettavo nulla di diverso. È tutto così sbagliato in questa frase scrive per esempio @__nottoday).

Neanche a dirlo, la novità ha in realtà infastidito in parallelo anche i più conservatori, che vedono in questa scelta l’ennesima manifestazione di quello che in molti chiamano il “politicamente corretto”. Nonostante le feroci critiche, anche da parte della stessa comunità rainbow, Marco Salvati si è sentito in dovere di mettere in chiaro le cose, spiegando meglio il tutto. Come riportato anche da Gay.it, infatti, questa divisione sarebbe in realtà sempre esistita all’interno del format del programma. Ecco le parole di Salvati a proposito:

“Chi se la sente di stare là, in quel settore, perché si sente libero di fare che vuole… Quindi una donna che vuole applaudire il bel corpo di una donna ora lo può fare. E lo stesso per un uomo che vuol farlo per il bel corpo di un uomo. Se uno non vuole identificarsi in nessuna sessualità specifica, va là e tifa per chi vuole. Si applaude, si urla e si sbraita… A questa idea ci siamo arrivati un po’ tardi ma noi andiamo in onda ogni quattro anni! Come le Olimpiadi!.”

Alberto Muraro

Appassionato di musica, sono "multilingue e multitasking". Credo, in tutta onestà, di essere il massimo esperto italiano di casa Ferragnez. Sogno di condurre l'Eurovision Song Contest, in attesa di tornare in veste di inviato al Festival di Sanremo. Ho scritto anche un libro, Linea 148.

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