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Il caso Balocco-Ferragni aveva visto quest’ultima scusarsi attraverso un reel pubblicato sui social. Qui l’influencer aveva parlato di errore di comunicazione, ma anche il video in questione aveva fatto discutere per diversi motivi, in primis per una somiglianza con quello realizzato dall’attivista palestinese Salma Shawa. Ebbene, cosa pensano gli italiani della versione offerta da Ferragni in questo burrascoso caso che la vede coinvolta? A dare una risposta è stato il sondaggio di Termometro politico, riportato da Il Tempo.

Gli italiani credono alla versione di Chiara Ferragni? I dati

Il risultato appare netto: per il 68,8% degli italiani Chiara Ferragni “non è credibile“. Secondo il 24,4%, l’influencer avrebbe “ingannato molti italiani ingenui e la colpa principale è di questi ultimi (che si sono fatti abbindolare)“. Per il 44% non ci sarebbe stata alcuna beneficenza e quelli della Ferragni sarebbero espedienti per trarre profitto. Due risposte che, sommate, raggiungono il 68% del campione.

A confidare sulla buona fede dell’influencer, sostenendo quindi che ci sia effettivamente stato un errore di comunicazione, è il 20,4%. Il 5%, inoltre, ritiene Chiara Ferragni una persona positiva e sostiene che la beneficenza di quest’ultima sia reale. Dati alla mano, a sostenere l’influencer è un quarto del campione. Ad ogni modo, in questi giorni Chiara ha perso una parte dei suoi follower, con la sua immagine che ha subito un duro colpo dopo quanto accaduto.

Chiara Ferragni, addio credibilità? Il drastico parere

A dire la sua su Chiara Ferragni e sul caso dei pandori Balocco ci ha recentemente pensato Roberto D’Agostino, direttore di Dagospia, esprimendosi in modo duro durante un’intervista a Il Giornale. Sull’influencer, D’Agostino ha sostenuto: “Chiara Ferragni è un’azienda, una spa. Punto. Anzi no: un’azienda dovrebbe avere un’immagine sociale di un certo tipo“. Quando gli è stato chiesto se l’immagine di Chiara Ferragni fosse compromessa dopo quanto accaduto, D’Agostino ha risposto in modo drastico: “La Ferragni può cambiare mestiere“. “Si è giocata la credibilità” ha poi continuato.

Secondo il direttore di Dagospia, inoltre, sarà difficile che gli italiani possano dimenticare tutto ciò: “Ora c’è la rete che è implacabile e in un attimo ti fa incavolare di nuovo, anche se è passato molto tempo. Una volta c’erano i giornali che la sera finivano nel cestino e il tempo medicava la rabbia, adesso è tutta un’altra storia. Non se ne esce“. Parlando di Fedez: “Pure lui si è messo dalla parte dei giusti“, poi ha continuato: “Si è seduto dalla parte sbagliata. Però è vero che il pandoro e le uova di Pasqua le aveva fra le mani lei, non lui. Potrebbe pure cavarsela“.

Dopo la vicenda del pandoro Balocco, un’azienda con cui Chiara Ferragni aveva stretto accordi si è sfilata. È il caso della Safilo Group S.p.a. (azienda leader nella produzione e distribuzione di occhiali da vista e da sole) che, di recente, ha annunciato di aver interrotto l’accordo di licenza per design, produzione e distribuzione delle collezioni eyewear con il brand della Ferragni. Con una dura nota, quindi, la Safilo ha messo fine ad una collaborazione iniziata nel settembre 2021.

Luca Fabbri

Nato nel 1999, vive a Roma. Laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza con una tesi sulla fiction Rai, è specializzato in video – editing e sceneggiatura. Negli anni ha coltivato altri interessi come l’editoria online, la grafica e la regia. Curiosità e senso del dovere sono il binomio che più lo contraddistingue.

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